Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei familiari di Marco Bruno, scomparso improvvisamente lo scorso 12 maggio all'età di 39 anni.

 

Caro Marco,

quando nella vita ti succede qualcosa di improvviso e inaspettato, si dice che è successo come un fulmine a ciel sereno. Mai nella tua vita ti aspetteresti di dire che quel fulmine a ciel sereno si è portato via la vita di tuo fratello.

 

Perché è così che te ne sei andato Marco, uscendo dalle nostre vite in modo incomprensibile, troppo veloce. Te ne sei andato dopo una cena in famiglia, nella tua casa, dopo le solite chiacchiere dove si parlava del più e del meno programmando le giornate a venire, le cose da fare, le scadenze, il tuo compleanno che sarebbe arrivato a pochi giorni.

 

Quando ti sei accasciato sul divano, nel momento in cui il tuo grande cuore si arrendeva e tu te ne andavi via per sempre, in quel momento nelle nostre vite è schioccato un fulmine a ciel sereno, inaspettato e devastante. In quel fatidico momento le nostre vite sono diventate strade che hanno iniziato a divergere in direzioni diverse ma saranno sempre legate insieme in modo indissolubile. Ci piace pensare che tu sei davanti a noi, che conosci già la via che dovremo percorrere, che saprai accompagnarci e sostenerci quando il nostro percorso si farà difficile e la strada si farà troppo in salita.

 

Anche se non esisteranno mai abbastanza risposte a tutti i nostri perché, siamo fiduciosi che il tuo grande cuore ci farà capire il dolore che ci pervade in questi giorni, trasformandolo in qualcosa di più sopportabile e comprensibile.

 

Ciao Marco, che Dio e i cieli ti abbiano in gloria e ovunque tu sia o stia andando sempre spalla a spalla con ognuno di noi, cosi come sei sempre stato nel percorso che abbiamo fatto insieme.