La nuova stagione espositiva, che la Fondazione CRC sta preparando a partire da settembre, porta al centro dell’attenzione una mummia e un papiro provenienti dall’antico Egitto, una mostra a cielo aperto sulle sfide future che il nostro pianeta si trova ad affrontare, una personale di un grande artista del ’900 italiano, fortemente legato alla provincia di Cuneo, e una collettiva con grandi nomi e nuove promesse dell’arte contemporanea italiana e internazionale. In programma cinque grandi eventi che coinvolgeranno in vario modo Alba, Bra, Cuneo e Mondovì, realizzati in collaborazione con enti di altissimo profilo come il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione Centro per la Conservazione e il Restauro “La Venaria Reale” e il Museo Egizio. Tutte le iniziative prenderanno il via i primi giorni di settembre per protrarsi in alcuni casi fin verso la primavera del prossimo anno.
Ad aprire le danze a Bra a inizio settembre sarà l’esposizione di una tra le più antiche mummie delle collezioni del Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino, oggetto di un delicato intervento di recupero conservativo ed esposta per la prima volta. Il corpo umano mummificato parla anche un po’ piemontese, in quanto è stato ritrovato nel 1920 nel corso di una missione archeologica italiana a cui ha partecipato anche il medico antropologo Giovanni Marro, nato a Limone Piemonte e fondatore a Torino del Museo che oggi custodisce il reperto.
Nella seconda metà di settembre ad Alba si inaugurerà la mostra su Piero Simondo, che toccherà altri quattro località tra Piemonte e Liguria. L’artista, originario del Ponente Ligure, ha vissuto proprio ad Alba una fase importante sia del suo percorso artistico sia della sua vita privata (ha lavorato con Pinot Gallizio e sposato Elena Varrone, entrambi albesi), rendendosi protagonista dei movimenti di avanguardie situazioniste internazionali del dopoguerra.
Da fine ottobre a fine novembre le città di Cuneo, Alba, Bra e Mondovì faranno da palcoscenico al nuovo avveniristico progetto espositivo di Alessandro Marrazzo, che attraverso l’utilizzo di proiezioni luminose tridimensionali notturne ad alto contenuto tecnologico, solleciterà il pubblico su temi di forte attualità a livello globale, dal cambiamento climatico all’intelligenza artificiale al rapporto dell’uomo con lo spazio e con la morte.
A novembre Cuneo diventerà vetrina dell’arte contemporanea internazionale, per una mostra che ospiterà opere di artisti di alto rilievo e prevedrà la realizzazione di nuove opere da parte di artisti emergenti. La mostra in preparazione sarà anche l’occasione per far conoscere una selezione della ricca collezione di opere che la Fondazione CRC ha acquisito e commissionato negli ultimi anni, con particolare attenzione all’arte pittorica.
A chiudere gli eventi espositivi del 2021 sarà ancora un progetto di restauro ed esposizione legato alla civiltà egizia, riguardante un grande papiro dai contenuti inediti.
“Con la ripartenza delle iniziative espositive, la Fondazione torna a sottolineare la centralità dell’arte e della cultura per la nostra comunità provinciale, dopo un periodo che ha visto venir meno le occasioni di partecipazione e di incontro e che ha duramente colpito non solo il comparto culturale, ma anche quello turistico e ricettivo”, aggiunge Ezio Raviola, Vice Presidente della Fondazione CRC.