Un nuovo elemento rinforza il personale della Questura di Cuneo. Nei giorni scorsi ha preso servizio il nuovo vicequestore vicario Paola Capozzi. La donna, 56 anni, giunge nella Granda dopo un’esperienza alla direzione della Scuola di Polizia di Piacenza, tra le più antiche d’Italia. In passato la Capozzi ha ricoperto incarichi dirigenziali nelle questure di Genova e Torino, nel commissariato distaccato di Ivrea. Tra le altre cose è stata alla dirigenza al comparto della Polizia Postale, prima in Liguria e poi in Piemonte.
“Il lavoro mi ha resa cittadina d’Italia” ha spiegato il nuovo dirigente nell’incontro di presentazione ai giornalisti svoltosi stamane, martedì 4 giugno, in Questura. Paola Capozzi è entrata nelle forze di Pubblica Sicurezza nell’86, proprio l’anno in cui fu bandito il primo concorso Allievi aperto alle donne: “Sono stata una pioniera, sono tra le prime donne entrate in Polizia”.
Stuzzicata sulla situazione della criminalità di Cuneo ha detto: “Non bisogna fare l’errore di confondere il capoluogo con la provincia. Cuneo ha una criminalità in linea con una città di queste dimensioni, ma per tracciare un quadro va guardata l’intera provincia”.
Parole supportate dal Questore: “Avere una provincia di quasi 600 mila abitanti significa dover organizzare un servizio di polizia amministrativa e dell’immigrazione che è molto importante - ha detto Emanuele Ricifari - . Ci sono capoluoghi di regione che per dimensioni non sfiorano la realtà cuneese che pur avendo un capoluogo di dimensioni modeste è periferica e ha problematiche accessorie di cui ci dobbiamo far carico”.