Nei precedenti articoli abbiamo trattato il tema dell’ansia, come si presenta e come si cura. Un ambito scomodo ma importante in cui essa si insinua è spesso la sessualità. Gran parte dei problemi riguardanti la salute sessuale della coppia sono in realtà connessi all’ansia. La sessualità è una dimensione individuale e relazionale che costituisce uno degli elementi base e fondamentali della vita della persona. Essa comincia a svilupparsi fin dai primi mesi e attraversa tappe evolutive durante l’intero arco di vita. In questa sede ci occuperemo della sessualità adulta e dei problemi nella vita sessuale di coppia.
Fare l’amore significa donarsi all’altro, entrare in una delle dimensioni più intime della relazione umana. Solitamente si tratta di un momento estremamente piacevole della vita di coppia, ma talvolta accade che qualcosa non vada. Allora la sessualità diventa fonte di ansia e di paura.
Il rapporto sessuale si caratterizza sostanzialmente in tre momenti: desiderio, eccitazione e orgasmo. I disturbi si possono collocare in ognuna di queste fasi e possono essere situazionali o generalizzati. Entriamo qui in un ambito delicatissimo e molto complesso. Secondo il DSM 5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi sessuali – quinta edizione) è necessario tenere in considerazione diversi ambiti: la natura della relazione con il partner (per esempio la presenza di problemi di coppia, scarsa comunicazione); fattori individuali, come l’avere una percezione dell’immagine corporea insoddisfacente, eventi traumatici nella storia di vita; la possibilità che vi sia una comorbilità con depressione o ansia, oppure fattori stressanti come perdita del lavoro o lutto; fattori medici (come presenza di malattie organiche o abuso di sostanze) o culturali.
Quando i problemi riguardano la fase del desiderio si rileva la mancanza o una significativa riduzione della libido che si manifesta con:
1. Assente/ridotto interesse per l’attività sessuale;
2. Assenti/ridotti pensieri o fantasie sessuali/erotiche.
Tale condizione si può verificare sia nell’uomo che nella donna.
I disturbi dell’eccitamento riguardano l’erezione maschile e il “funzionamento” della vagina prima e durante l’atto, ossia la lubrificazione vaginale e la possibilità di penetrazione.
Il disturbo erettile è assai diffuso e, nella maggior parte dei casi, soprattutto nei giovani, è di origine psicologica. Quando i muscoli circostanti il meato vaginale si irrigidiscono occludendo il passaggio e rendendo impossibile o dolorosa la penetrazione, si parla di vaginismo.
I disturbi dell’orgasmo più frequenti sono, nell’uomo, l’eiaculazione precoce o ritardata. Anche questi di solito sono di origine psicologica, in particolar modo ansiosa. In entrambi i sessi si può verificare una situazione di anorgasmia, ossia di assenza di orgasmo.
In questi casi è importante rivolgersi al medico di base, superando l’imbarazzo, e descrivere nel dettaglio le proprie preoccupazioni. Il medico procederà nel processo di diagnosi escludendo le possibili cause organiche. Egli invierà poi la persona al professionista più indicato al trattamento: l’urologo/ginecologo o lo psicoterapeuta.
Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi non gravi, la cui terapia porta a una risoluzione efficace e permanente del problema.