MACRA - L’abete di Macra illumina il Natale di piazza San Pietro. Al Papa una lettera dai bimbi della valle

La cerimonia di accensione è stata allietata dai canti occitani della corale di San Damiano Macra. Il Santo Padre ha potuto ricevere anche una missiva speciale

NaMur 09/12/2023 19:42

L’albero donato dal Comune di Macra e dal Piemonte brilla in piazza San Pietro in Vaticano. La cerimonia di accensione dell’abete di Natale si è svolta nel pomeriggio alla presenza della delegazione piemontese guidata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, accompagnato dal sindaco di Macra Valerio Carsetti, dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, dal consigliere regionale Maurizio Marello, dal vescovo di Saluzzo Cristiano Bodo e da decine di amministratori locali e cittadini della Valle Maira da cui l’albero è partito lo scorso 21 novembre. La cerimonia di accensione è stata allietata dal canto della corale La Reis di San Damiano Macra, che si è esibita in alcuni canti di Natale della tradizione occitana.
 
L’albero, alto quasi 30 metri, è arrivato a Roma nelle scorse settimane con un trasporto eccezionale ed è stato addobbato con le luci e con una specialissima “tela” di oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate, donate da un vivaista locale che daranno l’effetto di una nevicata. Dopo le festività natalizie, l’albero sarà donato a un’associazione che produce giocattoli in legno per bambini in difficoltà.
 
In mattinata, la delegazione ha partecipato all’udienza papale in Aula Paolo VI, durante la quale Papa Francesco ha ringraziato il Piemonte e il piccolo Comune di Macra, 48 abitanti, per il dono e per le oltre 7 mila stelle alpine coltivate e essiccate che, insieme alle luci, decorano l’albero come una nevicata, anch’esse sono di un vivaista piemontese. In questa occasione, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha consegnato a Papa Francesco la letterina scritta per lui dai bambini della Valle Maira. Quella letterina colorata di giallo ha fatto un lungo viaggio dalla Granda fino a Roma e prima di arrivare tra le mani del Papa è stata consegnata con una lunga staffetta dai bambini della valle Maira a Barba Brisiu, l’artista che scolpisce il legno a colpi di motosega e che ha intagliato un pezzo dell’albero spedito in Vaticano.
 
L’alberello di un metro e mezzo è stato posizionato e acceso accanto all’altare della chiesa di San Damiano Macra, contemporaneamente con quello di piazza San Pietro. Dallo scultore, la lettera è passata nelle mani del vicecoordinatore provinciale di Forza Italia Mariano Occelli e del vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia. Sono stati loro, durante la cena di auguri di Natale degli azzurri cuneesi, a consegnarla al governatore Cirio, con preghiera di trasmetterla a sua Santità. “Era il desiderio nostro e soprattutto dei bimbi della Valla Maira - spiegano Occelli e Graglia -, non pensavamo di riuscirci ed invece il governatore Cirio è stato proprio bravo e lo ringraziamo. Ha fatto un bel dono a tutti i bambini e ai cittadini della Valle Maira”.
 
“Vedere il Piemonte protagonista del Natale in una delle piazze più conosciute del mondo è un grande orgoglio per cui desidero innanzitutto ringraziare la comunità di Macra che si è prima candidata per donare l’albero di Natale al Papa e poi ha organizzato insieme a noi tutto questo. - ha dichiarato il presidente del Piemonte Alberto Cirio - Durante l’udienza ho consegnato a Papa Francesco la lettera dei bambini delle scuole della Valle Maira felici che l’albero di Natale di piazza San Pietro arrivi dalle nostre montagne: ci auguriamo che da qui parte un messaggio di pace e di speranza per tutti”.
 
“Abbiamo aspettato questo momento per otto anni. - ha detto il sindaco di Macra Valerio Carsetti - È un risultato molto importante per una piccola comunità come quella di Macra, che lavora per crescere e per attirare visitatori e residenti per continuare a tenere vive le nostre montagne”.
 
“Da una piccola comunità delle nostre montagne a piazza San Pietro. Un'iniziativa pervicacemente perseguita da Macra e dal suo Sindaco, della quale potranno beneficiare milioni di visitatori e pellegrini. Accompagneremo questo momento anche per richiamare, come scritto dal Santo Padre nella sua Enciclica, l'importanza della sostenibilità e la capacità delle tante aziende piemontesi che si occupano della manutenzione dei nostri boschi”, sottolinea il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo.

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