Fine settimana di attività di volontariato su due itinerari della Valle Gesso. Lo scorso week-end gli alpini del Gruppo Ana e la Protezione civile di Cuneo hanno operato rispettivamente sul sentiero che sale al bivacco Nicolin Gandolfo, nel vallone Dragonet, e su quello intitolato a Gabriele Landra, a Sant’Anna di Valdieri.
Racconta Toni Caranta (alpino e past president del Cai Cuneo), tra i promotori del primo intervento: “Ventuno alpini della protezione civile di Cuneo in esercitazione operativa coadiuvati da due dipendenti delle Aree Protette Alpi Marittime, un tecnologico Giorgio Ferrero armato di decespugliatore, quattro amici over 75 del compianto Matteo Campia e un socio del Cai di Cuneo hanno rimesso in percorribilità il sentiero dal Ponte della Vagliotta al bivacco Gandolfo. Un salto di roccia “delicato”, soprattutto in caso di pioggia, è stato messo in sicurezza con corde e spit dall’accademico del Cai Anselmo Giolitti”.
Un importante intervento di miglioria del percorso, da seguire in alcuni punti con attenzione, che si snoda in un ambiente di selvaggio e di struggente bellezza scelto dal mitico alpinista cuneese Matteo Campia per costruire, negli anni Settanta, il bivacco in memoria del compagno di cordata Nicolin Gandolfo.
Sottoposta alle “cure” dei volontari anche la passeggiata Gabriele Landra, inaugurata la scorsa estate. Sabato 28 e domenica 30 luglio, i volontari della squadra di protezione civile Cuneo e la proloco di Sant’Anna di Valdieri e Terme hanno fatto manutenzione ordinaria e straordinaria, messo in evidenza particolari opere per la canalizzazione dell’acqua adottate dai vecchi valligiani e soprattutto prolungato il percorso fino a Tetti Quaranta (in quest’ultimo tratto a breve saranno fatti ancora alcuni interventi di messa in sicurezza).
La Gabriele Landra offre una piacevole passeggiata per i villeggianti di Sant’Anna e i turisti della valle Gesso, ma è una tratta di un percorso di più ampio respiro. Un anello che mette insieme Lo viòl di Tàit (sentiero culturale dell’ecomuseo della Segale), un vecchio sentiero ripristinato dagli operai forestali della Regione Piemonte, la pista delle Rivoire, l’antica strada vicinale che attraversa le gole del Baus. Un giro per tutte le stagioni che parte e arriva a Sant’Anna raggiungendo l’assolata conca di Desertetto.
“I volontari, ancora una volta, hanno eseguito interventi notevoli nel Parco dimostrando insieme alle loro capacità tecniche anche un particolare attaccamento al territorio. Aree protette Alpi Marittime, Comuni, Proloco, volontari stanno facendo insieme un grande sforzo per il miglioramento della rete sentieristica che è tra le nostre principali risorse. Ringrazio tutti per il loro contributo che fa sempre più delle Marittime una meta escursionistica d’eccellenza”, dice Paolo Salsotto, presidente delle Aree Protette Alpi Marittime.