Riceviamo e pubblichiamo.
Nel mese di gennaio l’Associazione Libera Caccia Cuneo aveva chiesto a tutti gli ATC e CA della Provincia, la riduzione al minimo previsto dalla normativa, della quota economica che i cacciatori devono versare ogni anno ai suddetti Enti di Gestione, entro il 31 marzo: questo in considerazione anche del fatto che i focolai di Peste Suina rilevati anche in Piemonte lasciano incertezze a riguardo della prossima stagione venatoria.
Allo stesso tempo è stata inviata alla Regione Piemonte la richiesta di valutare una proroga del pagamento della conferma di ammissione prevista per fine marzo, in attesa di conoscere quali misure saranno intraprese dalla stessa, dal Commissario Interregionale nella stesura del piano di contenimento della PSA, quale futuro avranno le aree ricomprese nell’ordinanza del Presidente della Regione Piemonte di fine gennaio, considerato che come da fonti di vari organi di stampa, è prevista una concreta possibilità di ampliamento, con la contestuale limitazione dell’attività venatoria. Certamente non è competenza di questa Associazione Venatoria deliberare sulle quote: competenza questa demandata ai Comitati di Gestione, ma come nel passato, da una parte viene chiesta la massima collaborazione da parte dei cacciatori in tutte quelle operazioni volontarie e dall’altra non si perde tempo a far mettere mano al portafoglio degli stessi, tanto che in questi giorni, in presenza di poche certezze per la prossima stagione venatoria vengono recapitati avvisi/inviti di pagamento a casa dei cacciatori dai quali apprendiamo con rammarico che le quote sono rimaste invece invariate rispetto all’anno scorso. Constatiamo ancora una volta che le tariffe applicate dagli ATC/CA Cuneesi risultano essere le più alte di tutte in Regione Piemonte e questo resta una indiscussa causa di abbandono dell’attività venatoria da parte di molti.
Se altri ATC/CA riescono a gestire con quote inferiori, a volte anche con meno cacciatori ammessi, e prevedendo comunque maggiori fondi per attività di ripopolamento e migliorie ambientali, resta incomprensibile a parere di questa Associazione scrivente che i cacciatori cuneesi debbano pagare quote così elevate tanto per l’iscrizione all’ATC/CA che per tutte le quote di accesso alla caccia di selezione o altre tipologie di caccia. Considerato inoltre il periodo storico che stiamo attraversando, con una Pandemia che sembra non voler cessare, che ha portato e sta portando conseguenze anche economiche nelle famiglie di tutti i cittadini, comprese quelle dei cacciatori, fatichiamo a comprendere le motivazioni per le quali tutti gli ATC e CA non abbiano accolto la nostra richiesta. Ancora più inspiegabile se consideriamo che non c’è stata la volontà di ridurle anche da parte dei Rappresentanti delle altre Associazioni Venatorie facenti parte dei Comitati di Gestione: figure queste che dovrebbero tutelare e difendere gli interessi dei cacciatori.
In questo contesto apprendiamo però che il Comitato di Gestione del CA CN6 e CA CN7, a cui va il nostro plauso, abbia favorevolmente accolto e discusso la possibilità di una richiesta di una proroga; Proroga questa, che la Regione Piemonte ha accolto favorevolmente posticipando il pagamento al 30 giugno periodo in cui probabilmente vi sarà anche già il calendario venatorio e comunque maggiori certezze per la stagione venatoria 2022/2023. L’invito quindi viene rivolto alla Regione Piemonte che possa posticipare il pagamento anche per tutti quei ATC e CA, che seppur non richiesto dagli stessi, potrebbero aver delle ripercussioni a
livello di attività venatoria e, allo stesso tempo richiamando la nostra precedente richiesta, riteniamo rimanga necessario anche dare possibilità del cambio di opzione di caccia attesa la scadenza del 31 Gennaio 2022, una riduzione della tassa regionale per permettere quel ricambio generazionale indispensabile e non in ultimo, la possibilità da parte delle Associazioni Venatorie di poter organizzare corsi per la caccia di selezione a costi inferiori: strumento che servirà per il contrasto della PSA.
Nel caso in cui la Regione Piemonte non provveda a deliberare la proroga, resta facoltà del cacciatore omettere il pagamento al 31 marzo e rivolgendosi alla Segreteria Provinciale Libera Caccia procedere alla preparazione di tutta la documentazione necessaria all’iscrizione entro il 15 maggio: un piccolo posticipo che però potrebbe aiutare a far luce sulla prossima stagione venatoria. Infine e non per ultimo, è dal lontano 2018 quanto fu approvata la Legge Regionale 5/2018 che questa Associazione Venatoria avanza alla Regione Piemonte la richiesta di una revisione della normativa sulla prova di tiro, necessaria per la caccia di selezione o comunque indicazioni certe su poligoni autorizzati al rilascio delle suddette abilitazioni, andando a revisionare sia la legge che il regolamento attuativo. Tanto è che nel lontano 2019 era stata proposta proprio da questa Associazione Venatoria sia per il tramite della Segreteria Provinciale di Cuneo che della segreteria regionale Libera Caccia una soluzione non recepita dalla Regione Piemonte, che di fatto oggi danno la certezza a tutti quei cacciatori che hanno provveduto ad effettuare la prova all’interno di alcuni poligoni di aver buttato via altri soldi e, chiamati ad effettuare una nuova prova, con il conseguente
abbandono di questa attività.
La Libera Caccia comunque continuerà a proporre ai rispettivi Comitati di Gestione dei vari ATC e CA di Cuneo, tutte quelle iniziative volte a valorizzare l’attività venatoria, nel limite della normativa regionale, ma che di fatto dovrebbero essere di interesse anche di tutte le altre Associazioni Venatorie, che seppur divise per organizzazione territoriale, indirizzo politico-venatorio hanno l’onere della difesa dell’attività venatoria in tutte le forme.
ANLC Cuneo