L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato l’aggiornamento, dicembre 2014, della guida “Intrapartum Care”, un documento davvero utile per le donne, le ostetriche e tutti gli operatori sanitari che operano in ambito di fisiologia, da seguire in fase prenatale. Queste linee guida tengono conto della donna come persona, valutando i fattori emotivi, psicologici e culturali di ogni donna.
Le linee guida aiutano anche a capire meglio l’assistenza di cui una donna ha bisogno e soprattutto a programmare uno dei momenti più importanti della vita: la nascita.
Ecco qui di seguito alcuni dei punti importanti da tenere SEMPRE conto, i diritti delle donne e delle coppie durante la gravidanza, travaglio e parto. Alcuni potranno sembrare scontati, ma è molto importante metterli a regolamento, così che tutti si ricordino che cosa significa rispetto, fisiologia e sostegno.
- Pianificare, con chi segue la gravidanza, dove e chi sarà presente alla nascita, insieme alla donna e la coppia.
- Le donne hanno il diritto di bere durante il travaglio e il parto.
- Rispettare la scelta informata del luogo di nascita.
- Rispettare il diritto delle donne alla vita privata nel luogo del parto.
- Supportare la coppia con empatia durante il travaglio e il parto.
- Rispettare la scelta delle donne e dei compagni durante il travaglio e il parto.
- Dare alle donne tutte le informazioni e spiegazioni che desiderano e che necessitano.
- Operare dei metodi non invasivi e non farmacologici per dare sollievo dal dolore durante il travaglio, come massaggi e tecniche di rilassamento.
- Monitorare il feto con auscultazione intermittente.
- Lasciare piena libertà di posizione e di movimento durante il travaglio.
- Promuovere la posizione NON supina ( a pancia in su) in travaglio.
- Garantire il precoce contatto pelle a pelle tra madre e figlio e sostenere l’avvio dell’allattamento al seno entro 1 ora dopo il parto in conformità con le linee guida dell’OMS sull’allattamento.
Un altro punto che voglio condividere per ultimo, ma non per importanza è che:
- le donne britanniche con gravidanze a basso rischio saranno incoraggiate a partorire in unità ostetriche o a casa, secondo le ultime linee guida dell’Nhs, il sistema nazionale sanitario. Lo scrive l’edizione online del Guardian sottolineando che almeno metà delle future madri potrebbero dare alla luce i loro pargoli disertando la sala travaglio. Il National Institute for Health and Care Excellence (Nice), citato dal quotidiano, sostiene che l’assistenza di una ostetrica sia più sicura e raccomanda che tutte le puerpere con gravidanze a basso rischio, il 45% del totale, vengano incoraggiate a partorire in una unità ostetrica, che sia attaccata ad un ospedale o meno, quando non addirittura in casa. In questo modo le donne sono meno a rischio di venir sottoposte a interventi chirurgici, come episiotomia, il cesareo o all’uso di forcipi e ventose.
A chi interessasse approfondire e scaricare il file completo della linea guida questo è il file http://www.nice.org.uk/guidance/cg190/evidence
Perché l’ informazione è fondamentale per un buon percorso!
Federica Ferrero