Una rappresentanza della Struttura Complessa Urologia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo ha partecipato al congresso annuale della European Association of Urology, uno degli appuntamenti più importanti a livello internazionale in campo urologico.
“In questa edizione - spiega il direttore della Struttura, Ivano Morra - su 4700 lavori proposti solo 1500 sono stati accettati e due sono dell’Urologia del Santa Croce. I lavori presentati sono frutto di analisi fatte sull’utilizzo della Risonanza Magnetica nello studio del tumore vescicale; un utilizzo ad oggi ancora discusso, anche se nelle linee guida sta emergendo la sua utilità nel differenziare il tumore invasivo da quello non localmente invasivo”.
Nel primo studio condotto dagli urologi del S. Croce, su 120 casi la metodica si è rilevata affidabile nel diagnosticare il tumore vescicale localmente invasivo (infiltrante lo strato muscolare) con una accuratezza del 91%.
Nel secondo studio è stata invece valutata l’affidabilità della RMN nel predire la persistenza o assenza di tumore in caso di revisione endoscopica (ReTURB) dopo precedente asportazione di tumore; sono stati valutati 85 pazienti e solo nel 12% dei casi vi è stata discordanza con il dato anatomopatologico; quindi la metodica (RMN) potrebbe diventare utile per evitare di ripetere una procedura invasiva ed essere inserita negli esami di follow-up.
Conclude il dottor Morra: “La disponibilità a breve di una Risonanza più performante aumenterà l’attendibilità di questa procedura. Questi studi sono stai condotti e presentati dal dottor Andrea Giordano che ha analizzato la casistica. Ringrazio anche il dottor Paolo Violino della Radiodiagnostica per la collaborazione, quale esecutore delle risonanze”.