Riceviamo e pubblichiamo.
Buongiorno,
mi chiamo Vanessa e scrivo questa lettera per raccontare il mio doppio parto al tempo del Covid. L'11 aprile 2020 ho dato alla luce la mia prima figlia. Un parto molto lungo segnato dagli effetti della pandemia. Eh sì, eravamo da poche settimane in zona rossa: i papà non potevano starci vicino se non nel momento del travaglio attivo, ricoverate senza la possibilità di vedere nessuno, immerse in un mondo completamente nuovo e spaventoso fatto di mascherine, guanti, gel igenizzanti, la mancanza di un sorriso, di un abbraccio di conforto, di una carezza. Il corso pre parto annullato e la parte analgesia interrotta. Qualche mese dopo ho scoperto che nella mia pancia c'era una nuova vita che stava crescendo.
È stata una gioia immensa accompagnata però da ansia, paura ad affrontare un altro parto in piena pandemia, notti insonni passate a piangere. E poi l'incontro con loro, i miei Angeli Custodi (il direttore della struttura di Ostetricia e di Ginecologia Andrea Puppo, la coordinatrice delle ostetriche Federica Ferrero e la responsabile del servizio di psicologia Maura Anfossi) pronti ad ascoltare la mia esperienza, a sostenermi ed incoraggiarmi ad avere fiducia in loro. Un vero lavoro di squadra fatto di incontri per elaborare il trauma passato e di preparazione al nuovo parto, di sorrisi, coccole e parole d'incoraggiamento che mi sono servite per dare alla luce il mio secondogenito il 13 marzo 2021.
Scrivo per rassicurare le future mamme ad affidarsi a loro in quanto fanno gli interessi di mamma e bimbo. Un ringraziamento speciale a tutto il reparto di Ostetricia, alla dottoressa Anfossi, all'anestesista ed alle ostetriche che mi hanno accompagnata nel mio percorso, Cecilia, Chiara, Selene e Romina.
Vanessa C.