Data la grave e preoccupante situazione economica in cui versa il settore apistico cuneese e piemontese, la Coldiretti ha chiesto un incontro in Regione all’Assessore all’Agricoltura, Paolo Bongioanni, per analizzare le problematiche e valutare proposte e soluzioni.
Il comparto del miele deve fare i conti con l’aumento delle importazioni dall’estero che hanno già fatto registrare un +11% nei primi quattro mesi del 2024, secondo l’analisi Coldiretti su dati ISTAT, oltre a dover fronteggiare le anomalie climatiche, con l’alternarsi di caldo, siccità e maltempo che hanno causato problemi alle fioriture. Il pericolo, secondo i rappresentanti della categoria, è che il crollo della produzione favorisca ulteriormente l’import di miele straniero e le truffe, considerato che nel 2023 sono state sequestrate 356 tonnellate di miele irregolare proveniente da Paesi come Cina, Argentina, Brasile e Ungheria, nel corso di un’operazione interforze tra il Dipartimento del Ministero dell’Agricoltura – ICQRF e la Componente Speciale della Guardia di finanza.
“L’arrivo in Italia di miele irregolare mette a rischio la salute dei cittadini, - avverte Coldiretti - visto l’utilizzo di trattamenti non consentiti, ma danneggia anche gli apicoltori locali che si trovano a competere con prodotti stranieri di bassa qualità, acquistati a prezzi stracciati per essere poi venduti come nazionali”. A rischio in provincia di Cuneo è l’attività di 1.700 apicoltori, di cui poco meno della metà professionisti, che curano quasi 8.000 apiari, secondo le elaborazioni di Coldiretti Cuneo sui dati dell’ASL CN1, dell’ASL CN2 e dell’Anagrafe apistica nazionale.
“È essenziale l’introduzione del principio di reciprocità per evitare che nel nostro Paese arrivi miele prodotto secondo modalità vietate in Europa, garantendo il rispetto delle stesse regole in materia di sicurezza alimentare, qualità e tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Coldiretti Cuneo invita i consumatori a leggere con attenzione l’etichetta, poiché l’indicazione d’origine è obbligatoria per il miele, e di privilegiare gli acquisti presso i punti di vendita diretta in azienda o nei mercati Campagna Amica. “Così facendo si sostengono gli apicoltori cuneesi, la loro attività di presidio del territorio e la presenza di una sentinella importante della qualità dell’ambiente e della biodiversità quale è l’ape” ricorda il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.