VALDIERI - Nel Mercantour nasce un piccolo di una stambecca della Vanoise

La prima riproduzione di una femmina del Parc de la Vanoise portata nelle Alpi Marittime francesi per arricchire il patrimonio genetico della popolazione transfrontaliera di stambecchi

foto A. Rivelli

05/08/2022 15:02

Nel 2021, il Parc national du Mercantour ha rilasciato alcuni stambecchi catturati nel Parc national de la Vanoise, area protetta che si trova più a nord, al confine del Parco nazionale del Gran Paradiso. L’operazione ha due precedenti, risalenti a circa 15 anni fa, una con animali provenienti sempre dalla Vanoise e l’altra dal Massiccio di Belledonne, ad est di Grenoble.
 
Ma qual è lo scopo di spostare stambecchi da un’area all’altra quando le popolazioni sono tutto sommato abbondanti com’è il caso di quella delle Marittime-Mercantour? L’ungulato simbolo delle Alpi e sinonimo di robustezza e forza in realtà è una specie fragile. Lo è per il suo rapporto con l’uomo dalla preistoria ai tempi moderni.
 
L'animale, da sempre preda ambita, è giunto sull'orlo dell'estinzione a metà del 1800, a causa della diffusione delle armi da fuoco, ma fortunatamente un centinaio di esemplari nella zona del Massiccio del Gran Paradiso è sopravvissuto grazie anche alla tutela di Riserve di caccia e aree protette. Con una serie di operazioni di reintroduzione messe in atto nel secolo scorso lo stambecco si è diffuso su tutto l'arco alpino. La colonia delle Alpi Marittime, una delle prime ad essere costituita da parte di re Vittorio Emanuele III, si è fondata su un numero esigui di capi che dopo essere cresciuta ha subìto un nuovo tracollo nell’ultima guerra.
 
Il limitato numero di animali da cui si è sviluppata la popolazione, i “colli di bottiglia” che ha attraversato nel tempo hanno fatto sì che gli stambecchi delle Marittime-Mercantour risultino essere tra quelli con un variabilità genetica minore del resto dell’arco alpino. Uno "difetto" impercettibile visivamente ma potenzialmente pericoloso perché l’impoverimento del patrimonio genetico riduce la capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali e aumenta i rischi connessi all'insorgenza di patologie.
 
L’operazione avviata un anno fa sta iniziando a dare i suoi buoni frutti perché è di qualche giorno fa l’osservazione del primo capretto nato da “Vanoise”, una delle stambecche catturate sulle montagne su cui è stato girato il famoso film “Belle&Sebastien”.
 
Molti degli stambecchi rilasciati nel Mercantour, tutti radiocollarati al momento della cattura, sono ora nel territorio delle Marittime come si può vedere tramite un’apposita applicazione disponibile online.
Il consueto invito dei Parchi rivolti agli escursionisti a segnalare gli animali marcati avvistati durante le uscite in montagna si unisce a quello di fotografare le femmine marcate con i loro capretti. Quelle che arriveranno saranno informazioni importantissime per la ricerca, il monitoraggio dell’andamento del progetto e la conservazione dello stambecco delle Alpi Marittime-Mercantour.
 

c.s.

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