BORGO SAN DALMAZZO - Nella chiesa di Sant'Anna un museo per ricordare la Shoah e gli ebrei deportati da Borgo San Dalmazzo

L'inaugurazione prevista entro fine gennaio: verrà inserito in un percorso che collegherà piazza don Raimondo Viale, dove sorgeva il campo di concentramento, e la stazione ferroviaria

Andrea Dalmasso 28/08/2020 10:54

Un percorso museale per ricordare gli oltre 300 ebrei - molti dei quali arrivati da Saint-Martin-Vesubie - che tra il 1943 e il 1944, dopo essere stati internati nel campo di concentramento di Borgo San Dalmazzo, partirono verso i lager nazisti, la gran parte per non fare più ritorno, ma anche per invitare i visitatori a una riflessione più ampia sul tema della Shoah e sulla sua ripercussione sulle vite dei singoli, anche nel nostro territorio e nelle nostre comunità. Lo allestirà il Comune di Borgo all’interno della chiesa di Sant’Anna, a pochi passi dal Memoriale della Deportazione e dalla stazione ferroviaria dalla quale i convogli partirono verso i campi di sterminio. 
 
L’inaugurazione è prevista per la fine di gennaio, in ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato dal Comune: i rallentamenti nell’arrivo degli allestimenti causati dall’emergenza Coronavirus ha costretto a posticipare la data. Il museo, realizzato nell’ambito del progetto Alcotra Vermenagna-Roya, si comporrà di alcune postazioni interattive e andrà ad inserirsi in un percorso - i cui dettagli verranno svelati nei prossimi mesi - che collegherà piazza don Raimondo Viale, dove sorgeva il campo di concentramento, e la stazione ferroviaria. 
 
Spiega Roberta Robbione, vicesindaco di Borgo San Dalmazzo con delega alla Cultura: “Il percorso andrà a evidenziare e a far conoscere ciò che è successo a Borgo e nelle valli tra il 1943 e il 1944, cercando poi di promuovere una più ampia conoscenza di tutta la Shoah e una riflessione sul tema della scelta. Allora molti ebrei si salvarono grazie alle scelte e al coraggio di alcuni abitanti delle nostre zone, che diedero loro rifugio: cosa faremmo noi oggi?”.

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