La nevralgia del trigemino è una condizione dolorosa cronica che colpisce il nervo che porta le informazioni, percepite a livello del volto, al cervello. Spesso basta una piccola stimolazione, come masticare, toccarsi il volto o sorridere, per scatenare un dolore lancinante. Inizialmente gli attacchi posso essere brevi e di lieve entità, ma con il tempo la situazione può peggiorare, gli attacchi farsi più frequenti e il dolore diventare sempre più lancinante. A soffrirne sono soprattutto le donne e le persone con più di 50 anni. Da sempre il trattamento di questa sindrome è, in prima battuta, farmacologico e poi, in presenza di insuccesso o di effetti collaterali, vengono utilizzate tecniche mininvasive, chirurgiche o radiologiche.
I professionisti della Terapia del dolore dell’Azienda S. Croce e Carle, sono andati a Bruxelles, in uno dei maggiori centri europei specializzati in questa patologia, per importare a Cuneo, ad oggi unico centro italiano, il trattamento con la neuronavigazione. Il sistema è in uso da circa un anno in collaborazione con la Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera S. Croce e Carle guidata dal primario Michele D’Agruma. “Attraverso un sistema avanzato di ricostruzione tridimensionale, ottenuto partendo da esami neuroradiologici come risonanze e Tac, ci permette di raggiungere il punto da trattare mediante una traccia elettromagnetica – spiega Enrico Obertino, responsabile della Terapia del dolore del S. Croce e Carle -. All’operatore viene mostrato, istante per istante, il percorso pianificato. Con questa metodica si può effettuare tutta la procedura di trattamento con massima sicurezza e precisione e inoltre si ha la possibilità di condividere indicazioni e scelte terapeutiche in modo multidisciplinare”.