Princìpi e valori sani producono frutti buoni e giusti. Nova Coop, cooperativa leader nel settore della grande distribuzione, rilancia a marzo – “Mese della Legalità” – il proprio impegno per promuovere il rispetto delle leggi, della dignità umana e della trasparenza con l’obiettivo di offrire ai consumatori prodotti qualitativamente apprezzabili ed eticamente sostenibili.
La cooperativa aderisce alla XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (Saluzzo, 21 Marzo) promuovendo un percorso di sensibilizzazione che si articolerà in iniziative e corner tematici con i prodotti della legalità presso i suoi punti vendita. Secondo stime recenti le filiere “sporche” coinvolgono ancora 400.000 lavoratori in Italia, l’80% dei quali è rappresentato da stranieri.
L’azione di Nova Coop – per cui la legalità rappresenta uno dei valori costitutivi e fondanti – si articola in questo contesto seguendo tre filoni principali: interventi mirati sulle filiere con attività di controllo sul campo, spazio nei propri punti vendita alle produzioni realizzate con i beni confiscati alla mafia o con operazioni di supporto di carattere sociale, attività di informazione e sensibilizzazione sulle mafie e sui fenomeni di carattere criminale.
Trasparenza ed etica: l'impegno di Nova Coop
La cooperativa dedica un’attenzione particolare al processo di selezione dei fornitori e al controllo del rapporto con essi. Tutte le imprese fornitrici devono sottoscrivere e rispettare i parametri imposti dal Codice etico di Nova Coop che, in qualsiasi momento, può procedere a ispezioni e arrivare alla sospensione di chi non rispetta la legge.
Nel 2016 è stato lanciato il progetto “Buoni e Giusti”, volto a promuovere l’eticità delle filiere produttive. La campagna ha coinvolto 832 fornitori di ortofrutta a marchio Coop, che operano con oltre 70.000 aziende agricole. Sono state identificate, come più potenzialmente a rischio, 8 filiere ortofrutticole che sono divenute oggetto di un aumento delle ispezioni sul campo (48 in totale).
A questo si aggiunge l’impegno che Coop ha chiesto alle 7.200 aziende agricole dei Prodotti a Marchio a iscriversi alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, l’organismo che il MIPAAF – Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha creato nel 2015 per rafforzare le iniziative di contrasto dei fenomeni di irregolarità che riguardano il lavoro nel settore agricolo e al quale possono aderire soltanto quelle aziende che rispettano precisi parametri.
Il sostegno alle buone pratiche
Nova Coop sostiene da anni Libera Terra, realtà nata per valorizzare i beni confiscati alle mafie. In tutti i punti vendita del gruppo sono presenti le “Arance Libera Terra”, i vini biologici dedicati a Placido Rizzotto e a Hiso Telaray, le marmellate, i biscotti, la pasta di semola bio e i legumi ottenuti riconvertendo territori e beni sottratti alla criminalità organizzata.
Dalla sinergia con Libera è nato in Piemonte il gruppo Bella Meta, composto da giovani che hanno partecipato ai campi estivi dell’associazione presso Cascina Caccia, a San Sebastiano Po (To) e che promuovono idee, progetti e iniziative sul tema della legalità.
Nell’ambito del reinserimento sociale Nova Coop ha sposato il progetto di Pausa Cafè, realtà che coinvolge i carcerati nella produzione e nel confezionamento di prodotti di qualità: il caffè del presidio internazionale Slow Food tostato al carcere di Torino, la birra artigianale prodotta nel penitenziario di Saluzzo (Cn) e il pane biologico prodotto ad Alessandria.
Insieme alla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri la cooperativa sostiene anche il progetto Banda Biscotti che vede i detenuti della casa circondariale di Verbania in prima linea nella produzione di dolciumi ottenuti a partire da materie prime provenienti dal Sud del mondo.
Il 21 marzo, giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia
Mercoledì 21 marzo una delegazione piemontese di soci Coop aderirà alla marcia “Terra, solchi di verità e giustizia” organizzata da Libera Piemonte e da Avviso Pubblico a Saluzzo (Cn), un luogo fortemente simbolico perché ha dato i natali al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, barbaramente ucciso dalla mafia a Palermo il 3 settembre 1981 e ha fatto da sfondo all’agguato costato la vita ad Amedeo Damiano, presidente dell’USL63 di Cuneo. Alla manifestazione prenderanno parte i soci provenienti da tutte le province piemontesi, per i soci della provincia di Torino è stato organizzato un trasferimento in autobus che seguirà il percorso Chivasso, Collegno, Beinasco, Saluzzo. La partenza del corteo è prevista per le 9.30 dal Foro Boario.