Hanno preso servizio in Provincia oggi, giovedì 1° luglio, 9 nuovi dipendenti che hanno superato il concorso pubblico bandito mesi fa in collaborazione con il Comune di Cuneo. Andranno a coprire posti vacanti soprattutto nei Settori Viabilità e Edilizia scolastica, come istruttori tecnici geometri, ingegneri e architetti. Ma sono soltanto un decimo dei 91 dipendenti che negli ultimi quattro anni hanno lasciato l’ente per pensionamento.
Ai 9 neoassunti si aggiungono però altri 7 che hanno preso servizio nel gennaio scorso per un totale di 16 assunzioni nel 2021, un anno record per la Provincia di Cuneo abituata da oltre un decennio a vedere quasi soltanto pensionamenti. Il saldo resta comunque fortemente negativo. Se il calcolo viene applicato agli ultimi quattro anni emerge che a fronte di un totale di 29 assunzioni avvenute tra il 2018 e il 2021, sono andati in pensione 88 lavoratori (circa la metà erano cantonieri), a cui si sommano 3 decessi per un totale di 91 dipendenti in meno.
Il blocco delle assunzioni e il conseguente mancato turn over, la riforma Delrio che ha portato al trasferimento di alcune deleghe alla Regione con il relativo personale addetto, le mobilità tra enti, hanno causato un crollo numerico del personale dipendente della Provincia che è passato da 644 dipendenti prima dell’entrata in vigore della riforma (2014) agli attuali 298. Se molte funzioni sono state ritrasferite alle Regioni (agricoltura, lavoro, formazione professionale, cultura ecc..), molte altre sono rimaste in capo alle Province che si sono trovate (con fondi e personale dimezzati) a dover continuare ad occuparsi di settori strategici come la costruzione e gestione delle strade provinciali, edilizia scolastica, tutela dell’ambiente, pianificazione territoriale e dei servizi di trasporto provinciali, programmazione provinciale della rete scolastica, polizia faunistico-venatoria, protezione civile e altro.
“Con le assunzioni di oggi arrivano forze fresche e giovani a dare sostegno a tanti settori in cui l’ente è impegnato - spiega il presidente della Provincia, Federico Borgna - e speriamo di aver davvero invertito la rotta. Le Province sono rimaste in piedi e con molte competenze, ma ci si era dimenticati che non solo servono, ma sono indispensabili per la gestione del territorio”.
La curva delle assunzioni ha ripreso a salire leggermente soltanto a partire dagli ultimi due anni, in particolare quest’ultimo anno come si è detto. Nel 2018 vi è stata una sola assunzione al settore Lavori Pubblici per mobilità. Nel 2019 i neo assunti sono stati sei (tre all’Edilizia scolastica, due ai Lavori Pubblici e uno al Settore Acque), come nel 2020 (quattro cantonieri e due all’ufficio Appalti). Sul fronte dei pensionamenti in ciascuno di questi anni sono andati in quiescenza in media 25 persone all’anno. Anche nel 2021 lasceranno l’ente per raggiunti limiti di età 22 persone, tra cui ancora 13 cantonieri, ma molti settori sono in sofferenza considerando che negli ultimi due anni hanno lasciato anche 3 dirigenti e che ne restano in servizio soltanto 5. In queste settimane è in corso anche un processo di riorganizzazione interno del personale per cercare di mantenere l’efficienza ed il livello dei servizi finora offerti, nonostante le carenze di personale.