È stata la serata del noto teologo Vito Mancuso ieri - sabato 26 giugno ndr - al “Nuovi Mondi” Festival in corso di svolgimento in valle Stura, nel Cuneese. Ancora una volta pieno in ogni ordine di posto il prato di frazione Tetto Spada, nei boschi poco sopra Moiola, che come per il predecessore Galimberti ha ospitato 200 persone, letteralmente ammaliate dalle riflessioni del teologo a proposito del senso della vita.
Accolto dai sindaci di Moiola, Valloriate e Rittana, Loris Emanuel, Gianluca Monaco e Giacomo Doglio e introdotto da Silvia Bongiovanni di Kosmoki, Mancuso ha sottolineato come “il senso e la direzione della nostra vita su questa Terra vadano ricostruiti a piccoli passi, giorno dopo giorno, nella consapevolezza di trovarci al cospetto di qualcosa di più importante di noi stessi. Solo così sapremo entrare in armonia con la logica che determina il nostro cammino e amare quella semplicità naturale dentro di noi che è il vero segreto per una vita degna, una vita che vale la pena vivere, una vita autentica”. Prima dell’ultimo applauso, Mancuso ha dialogato con la presidente del Cespec, Angela Michelis, a partire da alcuni passaggi tratti dai libri del teologo.
Il programma del Festival entra sempre più nel vivo; oggi - domenica 27 giugno, ndr - infatti, dalle 21.30, si tiene a Rittana la visione del film “Bosco” di Alicia Cano Menoni, primo dei 20 che saranno proiettati fino a domenica 4 luglio, selezionati tra gli oltre 600 pervenuti da 17 Paesi del mondo, tutti in gara per il Concorso Doc del “Nuovi Mondi” Festival. Ad impreziosire il concorso di quest’anno anche due pellicole in anteprima mondiale: “Untold story of Fatma Kayaci” del turco Orhan Tekeoglu e “Unsettled” dell’iraniano Sadeq Esmaeeli.