CARAGLIO - Nuovo CdA per la Banca di Caraglio, Livio Tomatis confermato presidente

L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio ed eletto i sette membri del Consiglio di amministrazione

07/05/2024 10:43

Venerdì 3 maggio, presso il Palazzetto dello Sport di Cuneo, quasi 1.800 soci della Banca di Caraglio (1.707 presenti e 85 deleghe) hanno approvato in assemblea il bilancio 2023 dell’istituto di credito cooperativo e rinnovato i componenti del Consiglio di Amministrazione, il cui numero è stato ridotto da nove a sette. I componenti del nuovo CdA proclamato eletto sono: Livio Tomatis, Roberto Aimar, Enrico Armando, Eva Coccolo (area torinese), Graziano Colombo (area ligure), Aurelio Galfrè e Tiziana Streri. Lunedì 6 maggio, durante la prima seduta del Consiglio, Livio Tomatis è stato riconfermato alla presidenza dell’Istituto di credito.
 
“La grande partecipazione alla nostra assemblea annuale è stata una forte dimostrazione della fiducia che i soci ripongono in noi e del loro sostegno alle attività creditizie, sociali e culturali che, come istituto, svolgiamo e mettiamo al servizio del territorio – dichiara Livio Tomatis, presidente della Banca di Caraglio -. Desidero poi ringraziare i componenti del Consiglio di Amministrazione che hanno ribadito l’apprezzamento al mio operato, rinnovandomi la loro fiducia, e voglio dare il benvenuto ad Eva Coccolo, in rappresentanza della zona del Torinese. Porgo un caloroso e sentito ringraziamento, inoltre, ai consiglieri uscenti Alessandro Arnaudo, Emanuela Bertone e naturalmente all’ex vice presidente Luciano Busso per l’impegno e la dedizione riservati alla crescita della Banca e per non aver mai fatto mancare il loro prezioso contributo in questi anni di lavoro insieme. È merito di un grande lavoro di squadra, svolto insieme alla Direzione generale e a tutta la struttura, se anche quest’anno i numeri del bilancio sono stati eccezionali, dimostrando ancora una volta la solidità del nostro istituto ed esortandoci a lavorare sempre più intensamente per lo sviluppo delle comunità e delle realtà produttive dei nostri territori”.
 

c.s.

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