“In Piemonte nel 2021 il Numero unico emergenza 112 ha risposto ad oltre 2.300.000 chiamate. Nonostante la pandemia Covid abbia inciso anche su questo fronte, i tempi medi di performance delle Centrali uniche di risposta sono stati contenuti ed in linea con gli standard previsti. Il numero 112 ha cosi dimostrato ancora una volta di essere un servizio essenziale ed efficiente, grazie alla professionalità degli operatori che sono impegnati quotidianamente.
Oggi tutti i cittadini devono essere sensibilizzati sull’importanza del numero unico e sul grande lavoro che sta dietro a chi risponde, supportato anche dalla tecnologia che consente di rendere sempre più performante il servizio.”
Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi riassume i principali numeri nel 2021, in occasione della Giornata Europea dedicata al numero unico dell’emergenza 112, servizio che nella nostra regione è attivo dal 31 gennaio 2017.
Il 112 è strutturato per garantire l’accesso universale degli utenti alle chiamate di emergenza e risponde alla Direttiva europea che prevede la possibilità, sia da telefono fisso che da cellulare, di chiedere l'intervento di emergenza grazie a una centrale operativa, istituita nel Paese in cui ci si trova, in grado di smistare la richiesta.
COME FUNZIONA IL NUE 112
IN ITALIA
Il modello nazionale di organizzazione ha individuato (in tutte le Regioni che hanno attivato il NUE 1.1.2 e in quelle che lo attiveranno) le Centrali uniche di risposta come strutture operative che hanno il compito di ricezione e inoltro delle chiamate alle Centrali di secondo livello (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria), qualunque numero di emergenza si chiami (112,113,115 e 118).
Nelle regioni dove sono attive le Centrali uniche di risposta, il numero è contattabile anche tramite l'app Where Are U, che consente di chiamare ed inviare direttamente la propria posizione.
In Piemonte è attiva anche la app Flag Mii che consente la gestione delle emergenze inviando un sms per l’attivazione di una chat virtuale e la localizzazione dell’utente tramite il Gps del proprio cellulare.
IN PIEMONTE
In Piemonte e Valle d’Aosta sono presenti due Centrali uniche di risposta che garantiscono la copertura di tutto il territorio e l’attività di supporto reciproco in caso di iperafflusso di chiamata e di sostituzione del territorio in presenza di guasti bloccanti.
La Centrale di Grugliasco (TO) ha come territorio di competenza la provincia di Torino e, attraverso la messa in rete di due postazioni da remoto ad Aosta, tutta la Valle d’Aosta, per un totale di 2.438.648 abitanti.
La Centrale di Saluzzo (CN) ha come competenza tutto il restante territorio regionale (7 province) per un totale complessivo di 2.134.884 abitanti.
Le sale operative di 2° livello che gestiscono gli interventi sul territorio, collegate alle Centrali Uniche di risposta sono:
33 dell’Arma dei Carabinieri
15 della Polizia di Stato
9 dei Vigili de Fuoco
5 dell’Emergenza Sanitaria Territoriale
1 della Guardia Costiera (opera nel periodo estivo sul Lago Maggiore)
1 della Polizia Locale di Torino
GLI INTERVENTI NEL 2021
Nel 2021 in Piemonte e Valle d’Aosta i contatti sono stati 2.388.295 (più di 14 milioni raggruppando le Regioni dove il servizio 112 è attivo), di cui 1.388.997 ( 58%) non hanno avuto un inoltro alle sale operative di secondo livello, mentre il 42% (999.298) sono state inoltrate all’ente di secondo livello.
I tempi medi di performance delle Centrali si sono attestati su 4 secondi di attesa alla risposta dell’operatore, 54 secondi dal momento in cui l’operatore parla con l’utente e quello in cui trasmette la richiesta alla sala operativa di 2°livello che poi gestirà l’intervento secondo le proprie procedure e strutture.
Il 50% delle richieste sono state inoltrate all’Emergenza sanitaria territoriale, il 42% alle Forze dell’ordine e 8% ai Vigili del Fuoco.
IL SERVIZIO 112 PER I SORDI
Sono stati 528 i contatti ricevuti dal Servizio 112 sordi che hanno determinato l’attivazione di 96 richieste di soccorso, inoltrate ai diversi enti presenti sul territorio nazionale.
Dal mese di Settembre il Piemonte gestisce il servizio a livello nazionale, sulla base di un protocollo operativo e gestionale definito dal Ministero dell’Interno con l’Ente nazionale Sordi.