Oltre una settantina di Volontari dei Comitati di Mondovì, Peveragno, Busca, Cuneo Provincia granda, Borgo San Dalmazzo, Bra, Dronero, Melle e Sampeyre – comprese una decina di Infermiere Volontarie CRI – hanno partecipato, sabato scorso alla “Fiaccolata” della Croce Rossa Internazionale. Un serpentone infinito che ha rischiarato la notte fra Solferino e Castiglione delle Stiviere, lungo un percorso di 14 km, portato a termine in circa 3 ore e mezza. Una emozione provata da circa 10 mila Volontari provenienti da tutto il mondo: la stessa che provò nel 1859 Henry Dunant, quando, colpito dalla sofferenza causata dalla sanguinosa battaglia di Solferino ebbe l’idea di dar vita a quella che oggi è la più grande organizzazione umanitaria al mondo: la Red Cross.
Organizzato dal Comitato di Peveragno – guidato dal suo presidente Claudio Tomatis – il gruppo ha potuto così vivere l’atmosfera di amicizia e di collaborazione sia nel campus che all’arrivo della “fiaccolata”, vivendo emozioni che hanno fatto superare la stanchezza. Sabato mattina, alla riunione col Presidente nazionale della CRI e Presidente internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, avv. Francesco Rocca c’erano anche il Presidente regionale CRI, Antoninio Calvano e tutti i Presidenti dei Comitati cuneesi, fra cui Livio Chiotti, del Comitato “Cuneo Provincia granda”.
"Una giornata importante - è stato l’unanime commento – che ha visto la presenza di tanti Volontari della Croce Rossa che hanno avuto la possibilità di incontrarsi e fraternizzare, vivendo, insieme, l’emozione di far parte dei diecimila che hanno camminato per 14 km, illuminando la notte con le loro fiaccole".