La Città di Busca insieme con il Comune di Costigliole Saluzzo organizzano la commemorazione dell'ottantesimo anniversario dell’eccidio di Ceretto, che si terrà domenica 7 gennaio con il seguente programma: alle ore 9:15 il ritrovo nei pressi della fermata di Ceretto; alle 9:30 la deposizione al cippo; alle ore 10 la celebrazione della messa; alle 10:45 la deposizione della corona ai Caduti e la Commemorazione ufficiale con gli interventi dei sindaci di Costigliole Saluzzo, Busca e Oriolo e l’orazione ufficiale pronunciata da presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo. Alla cerimonia sarà presente una delegazione del comune di Oriolo in ricordo dei concittadini periti nell'eccidio; parteciperanno gli alunni delle scuole secondarie di primo grado di Costigliole Saluzzo e di Busca e del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Busca; sarà presente il complesso bandistico Santa Lucia di Costigliole Saluzzo.
Fa parte delle celebrazioni anche lo spettacolo programmato per martedì 9 gennaio alle ore 20:30 al cinema-teatro Lux di Busca con la messa in scena di “Ceretto 80 anni fa… adesso” con testimonianze, video, canti e coreografie a cura degli alunni delle classi quinte delle scuole primarie e del corso musicale della scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo di Busca.
L’eccidio
A metà dicembre del 1943, per stroncare la crescente formazione di bande di resistenti nelle valli cuneesi, il Comando tedesco 1020 programmava “dieci azioni di guerra”. Le realizzava fra il 29 (Frabosa Sottana) e il 12-13 gennaio 1944 (Valgrana). Il bilancio: 242 “nemici” uccisi, 300 case bruciate o distrutte. Si trattava di dieci eccidi, contando una volta sola i raid compiuti dalla medesima formazione nello stesso ciclo di rastrellamenti in più comuni confinanti.
Uno dei più efferati, perché non rispondeva alla presenza di basi partigiane, tutt’al più a quella di un gruppo di sbandati, non riconosciuto da alcun Comitato di liberazione, fu quello di Ceretto del 5 gennaio 1944, in cui vennero trucidati nelle loro case o al lavoro nei campi 27 civili. Era il 10% degli abitanti della frazione posta a cavallo fra Busca e Costigliole, il 20% della popolazione maschile in età lavorativa, un colpo esiziale per una comunità contadina che ha impiegato anni per uscire dal dolore delle perdite umane e dalla miseria provocata dal rogo delle abitazioni, degli attrezzi.