BUSCA - Palcoscenico nazionale per "Busca Città Cardioprotetta"

Il progetto è stato selezionato ed inserito nel programma del congresso di Italian Resuscitation Council

20/12/2021 09:30

“Busca città cardioprotetta” è stato uno degli argomenti accolti nel programma dell’importante congresso nazionale di Italian Resuscitation Council (IRC) che si è tenuto nello scorso fine settimana a Rimini.  IRC è la società scientifica che diffonde la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare nel nostro Paese e partecipa al processo di aggiornamento critico delle linee guida in tutte le sedi nazionali e internazionali.  Dal 1996, ogni anno IRC organizza il suo congresso nazionale, attraverso il quale promuove contenuti di elevato spessore medico-scientifico. L’intervento è stato tenuto da Jacopo Giamello, medico specializzando in Medicina di Emergenza - Urgenza e autore del progetto.
 
“Sono stato contento ed onorato di aver potuto portare il nome della nostra cittadina – dice Giamello che è anche consigliere comunale  - all’attenzione di un ente così prestigioso a livello non soltanto nazionale. Segno che davvero si tratta di una realizzazione notevole e come tale è stata accolta a Rimini. Ringrazio la Cri di Busca, con il suo presidente Teresio Delfino,  per averlo sostenuto con convinzione, insieme al Comune e al sindaco Marco Gallo, e ringrazio in particolare tutti i buschesi che hanno partecipato ai corsi di abilitazione per l’uso del defibrillatore e gli sponsor che hanno reso possibile impiantare la fitta rete dei Dae. I numeri di Busca hanno sorpreso i partecipanti al convegno”. 
 
Grazie al progetto città cardioprotetta attivo dal 2016, tutti gli abitanti di Busca sono stati sollecitati alla partecipazione al processo di formazione. In quasi cinque anni, considerando la sospensione dovuta alla pandemia di COVID-19, sono stati tenuti 30 corsi BLS che hanno formato 923 persone (rapporto femmine/maschi 0.8, età mediana 45 [range: 31 - 57] anni), ovvero il 9,1% dei cittadini. Considerando i soli cittadini maggiorenni (8529), la percentuale sale al 10,8%. I partecipanti ai corsi sono stati volontari di associazioni (59%), atleti (16%), comuni cittadini (13%), personale scolastico (10%), e dipendenti comunali (2%). All’inizio del progetto nel 2016 furono posizionati i primi 11 DAE. Ad oggi, il territorio comunale può contare sulla presenza di 18 defibrillatori sempre a disposizione, sottoposti a manutenzione e collaudo annualmente (oltre al controllo ordinario settimanale), e sono distribuiti sia nel centro città (in prossimità dei luoghi maggiormente frequentati) sia nelle frazioni più popolate, in modo che ogni zona sia raggiungibile entro 4 minuti. Tutti gli edifici scolastici e tutti i centri sportivi sono dotati di DAE. Ogni strumento salvavita è stato acquistato con fondi privati senza gravare sul bilancio comunale.
 
Grazie a questi dati il progetto di Busca è stato selezionato. Infatti, tra gli argomenti al centro del dibattito c’era proprio la defibrillazione precoce, pratica che si è dimostrata di fondamentale importanza per salvare la vita delle persone colpite da arresto cardiaco, ed i programma di public access defibrillation (PAD, accesso pubblico alla defibrillazione), che hanno come obiettivo il mettere a disposizione delle persone comuni i defibrillatori semi-automatici..
 
 

c.s.

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