CUNEO - Parco Agrisolare, Confagricoltura: “Bando dopo mesi di attesa, tempi esigui per le domande”

Enrico Allasia: “C’era molta aspettativa, ma le limitazioni lasciano il mondo agricolo con l’amaro in bocca”

25/08/2022 15:14

“Abbiamo aspettato sei mesi il Decreto sull’agrisolare per poi avere solo trenta giorni per l’allestimento delle domande: un tempo troppo esiguo considerata la corposa mole di documentazione tecnica che bisognerà allegare, per cui sarà necessario un grande lavoro da parte dei nostri funzionari. L’uscita del bando, infatti, era attesa da tempo e avrà grande riscontro tra tanti nostri associati, che sappiamo essere molto interessati agli incentivi. Per non parlare del vincolo sull’autoconsumo interno, che non va nell’auspicata direzione di potenziare le rinnovabili. C’era molta aspettativa, le limitazioni lasciano il mondo agricolo con l’amaro in bocca”. Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, commenta così le misure del bando del Ministero delle Politiche agricole per accedere agli incentivi della misura PNRR “Parco Agrisolare”, con una dotazione di 1,5 miliardi di euro per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le domande vanno presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici. Il caricamento delle proposte sarà possibile dalle 12 del 27 settembre fino alle 12 del 27 ottobre 2022. Le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello sino ad esaurimento delle risorse disponibili. Confagricoltura Cuneo è a disposizione dei propri associati per predisporre le domande di accesso. Per maggiori informazioni contattare gli uffici al numero 0171/692143.
 
Allasia pone l’accento su uno dei punti della misura, quello relativo all’autoconsumo: “Oltre ad attenderci delle tempistiche più ampie per l’allestimento delle pratiche - prosegue il presidente di Confagricoltura Cuneo - ci saremmo aspettati che questo bando desse la possibilità agli agricoltori di poter sfruttare a pieno tutte le superfici dei tetti a disposizione, mentre potranno utilizzare l’energia per la sola quota relativa all’autoconsumo. Aver avuto la possibilità di immettere sul mercato la quota di energia in eccesso, avrebbe permesso di dare una mano a tutto il sistema, considerata anche la crisi che stanno vivendo le aziende nel far quadrare i bilanci per via dei gravi aumenti di energia e gas. Come Confagricoltura avevamo richiesto lo stralcio di questo vincolo che a nostro avviso va contro l’obiettivo di potenziare le energie rinnovabili. Insomma, bene ma non benissimo”.
 
La misura è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale della misura è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione di 375.000 Kw da energia solare.
 
Le risorse sono destinate alla realizzazione di interventi nel settore della produzione agricola primaria per una quota pari a 1,2 miliardi di euro, mentre due quote di 150 milioni di euro sono destinate rispettivamente alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in agricoli e alla realizzazione di interventi nel settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli.

c.s.

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