FOSSANO - Partecipato incontro di Cia Cuneo per illustrare il bando sulla biosicurezza degli allevamenti suini

Sono intervenuti i veterinari dell’Asl Cn1, Audetto, Dutto e Cabra e i dirigenti dell’organizzazione agricola, Chionetti e Cordero

06/12/2022 08:08

La Cia Cuneo ha organizzato un incontro a Fossano per illustrare il bando del Programma di Sviluppo Rurale, promosso e gestito dalla Regione Piemonte, il cui obiettivo è sostenere gli investimenti per prevenire e ridurre il rischio di contatto dei maiali con il virus della Peste suina africana (Psa). Aumentando il livello di biosicurezza degli allevamenti. Un tema molto sentito, che ha visto la presenza di numerosi imprenditori del settore in quanto nella “Granda” le aziende suinicole sono poco più di 850, con un patrimonio di quasi 900.000 capi in stalla. All’iniziativa sono intervenuti i veterinari dell’Asl Cn1, Andreano Audetto, Dario Dutto e Simone Cabra, e il vicedirettore e il responsabile provinciale dell’organizzazione agricola, Silvio Chionetti e Giovanni Cordero. Dice Dutto: “Abbiamo illustrato le normative in vigore sulla biosicurezza e il benessere animale e gli elementi di natura tecnica per poterle applicare. E’ stato un confronto utile e costruttivo”.
Cosa è emerso durante il convegno? Rispondono Chionetti e Cordero: “Le aziende dovranno proteggere sempre di più e nel modo maggiore possibile le zone di allevamento dalle malattie e dai virus come la Psa. In quale modo? Creando delle aree “pulite” tra le strutture in cui si trovano i suini e l’esterno e sanificando tutti i mezzi che entrano: da quelli dei fornitori a quelli di trasporto degli animali, ai propri”. 
 
Cosa prevede il bando
A disposizione ci sono 5.421.700 euro di risorse europee e regionali. La domanda va presentata per via telematica. La scadenza dei termini è stata prorogata dal 20 dicembre 2022 al 31 gennaio 2023. Possono partecipare le aziende del settore insediate sull’intero territorio piemontese con più di 10 Uba (Unità bestiame adulto): quindi, essendo 0,3 il parametro di misura per i suini, con più di 30 maiali adulti. Gli allevamenti in ambiente confinato e quelli compresi nella zona infetta e in quella di sorveglianza per la Psa, come definito dal Regolamento 605/2021 dell’Unione Europea, hanno la priorità nell’attribuzione dei punteggi. E’ possibile inoltrare più richieste di finanziamento, purché relative a strutture con diversi Codici Azienda Zootecnica.  Sono ammissibili anche le spese effettuate già a partire dal 7 gennaio 2022: data in cui è stata accertata ufficialmente la presenza della Peste suina africana in Piemonte. Il contributo previsto è dell’80% dei costi sostenuti, con il massimo di 100.000 euro per ogni domanda ammessa. 
 
Si possono realizzare più interventi. Che sono: installare recinzioni attorno ai locali in cui sono tenuti i suini e agli edifici nei quali vengono stoccati mangimi e lettiere; adeguare a criteri di biosicurezza rafforzata le strutture di allevamento, le zone filtro all’ingresso delle stesse strutture, i varchi carrabili di accesso, le aree di carico degli animali e le piazzole di disinfezione dei mezzi; costruire dei box di quarantena per i capi di nuova introduzione; acquistare strumenti per la pulizia e la disinfezione dei locali e delle attrezzature zootecniche; sistemare la cartellonistica, a uso interno ed esterno, che illustri le norme di biosicurezza in allevamento; dotarsi di attrezzature per lo stoccaggio sicuro degli animali morti e degli altri sottoprodotti di origine animale in attesa di smaltimento. Alla domanda va allegata una relazione del veterinario aziendale con le problematiche dell’allevamento riguardanti la biosicurezza e le migliorie da effettuare per andare a risolverle.   
 
La valutazione di Cia Cuneo sul bando? Affermano Chionetti e Cordero: “Positiva sia per quanto riguarda l’elevata dotazione finanziaria, sia per l’ammontare del contributo concesso a ogni domanda ammessa. Inoltre, è importante aver dato la possibilità di richiedere il contributo per lavori già realizzati prima della pubblicazione del bando. Per il Psr non succede mai. Quindi,  siamo soddisfatti perché in questo modo si aiuta concretamente un settore importante - il suinicolo -che, a livello provinciale, è consistente come volume d’affari e anche come indotto”. 
 

c.s.

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