“Una gara di solidarietà”. Sono le parole utilizzate dalla dottoressa Paola Manzini, direttrice del Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale Interaziendale del “Santa Croce”, per descrivere l’iniziativa pensata per il prossimo 14 giugno, giorno in cui si celebrerà la Giornata Mondiale del Donatore. In questa occasione le donazioni di plasma saranno attive ininterrottamente dalle 8 del mattino fino alla stessa ora del giorno successivo, sabato 15, sia a Cuneo che negli altri centri del territorio di competenza dell’azienda (Savigliano e Mondovì): una vera e propria “24 ore di solidarietà” proposta dalle associazioni dei donatori e raccolta con entusiasmo dall’azienda ospedaliera e dal personale sanitario.

 

L’iniziativa è stata presentata oggi presso la sala conferenze del “Santa Croce”: "Abbiamo deciso di porre l’attenzione sul plasma. Nonostante ci siano grandi numeri, non siamo autosufficienti: non lo è l’Italia come Paese, si deve ricorrere al mercato e i costi sono alti. Abbiamo pensato di sensibilizzare la popolazione su questo tema”, ha detto il direttore generale Livio Tranchida. 

 

I dettagli sono poi stati illustrati dalla dottoressa Manzini: “Il plasma è necessario per moltissime patologie ematologiche e neurologiche, quindi è importantissimo sensibilizzare i donatori. Da domani (mercoledì 29 maggio, ndr) sarà possibile prenotarsi, si potrà donare nelle proprie consuete sedi di donazione, ogni associazione riceverà i dati dei suoi iscritti”. Le prenotazioni non verranno raccolte tramite l’app, ma telefonicamente (0171642291 per la sede di Cuneo). Per l’occasione a Cuneo il parcheggio di via Coppino sarà reso disponibile anche per la notte, mentre negli spazi della Fondazione Ospedale Cuneo Onlus, che collabora all’iniziativa, scorrerà un countdown e il conteggio del numero di sacche donate. “Si consiglia di venire accompagnati, soprattutto per chi verrà di notte. Le donazioni di sangue intero procederanno regolarmente, quelle di plasma per queste ventiquattro saranno riservate a chi lo ha già donato. L’idea è promuovere un atto essenziale per supportare l’attività clinica”, ha commentato la dottoressa Manzini. 

 

Durante le ventiquattro ore la Fondazione Ospedale offrirà anche una “lunch box” ai donatori, con alcuni generi di conforto.