Il Sentiero Occitano, si snoda lungo tutta la Val Maira con un anello suddiviso formato in 13 tappe: partendo da Villar San Costanzo, Sant’Anna di Roccabruna, Pagliero, Alma Macra, Stroppo, Elva, Ussolo, Chiappera, Chialvetta, Gardetta, Arata, Planet, Celle Macra e Macra, per un totale di 7.300 metri di dislivello sia in salita che in discesa ed uno sviluppo di circa 100 chilometri, da una quota minima di 600 metri fino a 2700.
Offre agli appassionati di trekking, di mountain-bike, di equitazione, l’opportunità di svolgere una sana attività in un ambiente naturale alpino tra i più belli e ben conservati, permettendo di conoscere il territorio particolarmente ricco di cultura, storia, arte e tradizioni.
Lungo il percorso si trovano punti di appoggio come rifugi, posti tappa, locande dove è possibile dormire e mangiare piatti tipici.
Il tracciato principale è segnato con tacche gialle e paline in legno bianco-rosso, quello alternativo con tacche giallo-blu, quello equestre con tacche giallo-rosso.
Il circuito escursionistico dei percorsi occitani è incluso nella categoria “sentieri” del censimento indetto dal FAI (fondo ambiente italiano), per promuovere i luoghi particolarmente importanti che dovrebbero essere conservati per le prossime generazioni.
Il percorso che ho scelto questo mese, vista l’avanzata stagione autunnale, si snoda a bassa quota; la prima tappa del Percorso Occitano inizia dalla Riserva Naturale dei Ciciu del Villar (Villar San Costanzo).
Parcheggiamo l’auto nel piazzale della riserva a 605 metri di quota e ci incamminiamo a piedi lungo la strada di accesso seguendo i segni gialli e le insegne di legno, passiamo in via Fornace, via Gioera e in via Cervetto raggiungendo le case Foresti. Qui inizia la pista forestale sterrata che conduce all’Abbazia di San Costanzo al Monte, complesso monumentale di grande valenza artistica e architettonica, luogo ricco di spiritualità che ha le sue profonde radici nei primi secoli del Cristianesimo. L’Abbazia è stata costruita nel VIII secolo per volere del re Longobardo Ariperto II dai monaci dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio, con la cappella e la cripta di San Giorgio.
Dall’Abbazia (800 m. 50 minuti) proseguiamo sulla sterrata, seguendo i segni gialli e le paline per Sant’Anna di Roccabruna, oltrepassiamo Pian d’Abà (1126 m.) e il pianoro del Ciabot.
La strada si riduce a sentiero; costeggiamo la fontana dell’asino, le Case Arduini nel Comune di Roccabruna, quindi la borgata Oggero (984 m.), la borgata Castello (1027 m.). Da questo punto torniamo sulla pista sterrata per raggiungere Rocca Castlas (1256 m.), punto panoramico dove sorgono ruderi di una torre e una palestra di roccia. La strada prosegue verso ovest, incrociando poi la strada che sale al Colle di Valmala. A questo punto, con larghe anse su percorso quasi pianeggiante, giungiamo al Santuario di Sant Anna di Roccabruna (1252 m.).
E’ una facile ma lunga camminata, oltre 4 ore di andata e 3 di ritorno con un dislivello totale in salita attorno ai 750 metri.
E’ però possibile percorrere solo un tratto, per esempio fino all’Abbazia di San Costanzo al Monte, è anche possibile partire dalle Case Foresti per evitare circa un chilometro e mezzo di asfalto.