“Le misure con cui il nuovo commissario alla Peste Suina Africana intende gestire l’emergenza ci trovano concordi, soprattutto in merito alla necessità di aumentare il numero di cinghiali da abbattere; l’idea, poi, di incentivare un maggior utilizzo di gabbie per la cattura non può che essere accolta favorevolmente, dato che già diversi mesi fa avevamo distribuito anche noi, come associazione, questa strumentazione salvo poi riscontrare alcune difficoltà nella loro gestione. Ciò che auspichiamo, tuttavia, è un’accelerazione delle misure per fronteggiare la PSA, superando l’intreccio di competenze e burocrazia che potrebbe ostacolare il contrasto della malattia, facendo perdere altro tempo prezioso. Come Confagricoltura sosteniamo che occorra principalmente aumentare il contenimento dei cinghiali e a questo proposito insieme al CA CN6, alla Provincia di Cuneo, ai Comuni di Lesegno e Niella Tanaro e alla squadra locale di caccia, abbiamo attivamente partecipato nei giorni scorsi allo svolgimento di due primi interventi straordinari per l’abbattimento dei cinghiali, come previsto dal Piano Regionale di Interventi Urgenti”. Il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, interviene così a margine dell’incontro tra le associazioni di categorie e il commissario alla Peste Suina Africana Vincenzo Caputo svoltosi ad Alessandria martedì 30 maggio. Al confronto ha preso parte anche Enrico Allasia in qualità di presidente di Confagricoltura Piemonte con il direttore Lella Bassignana e i referenti caccia e fauna selvatica di Confagricoltura Alessandria e Asti Agricoltura.
“Accogliamo con favore il monito del Commissario che, come suggerito già da tempo da Confagricoltura, invita il mondo agricolo e le istituzioni territoriali ad agire in modo sinergico per arginare, contenere ed eradicare la PSA” afferma Enrico Allasia, ribadendo ancora una volta la piena disponibilità degli imprenditori agricoli ad intervenire per quanto di loro competenza.
Confagricoltura ha evidenziato la necessità di imprimere un nuovo ritmo agli interventi in Piemonte, in modo omogeneo e coordinato: “È una minaccia concreta al sistema degli allevamenti suinicoli che non possiamo più accettare; con senso di responsabilità, si faccia avanti chi ha titolo e mezzi per contrastare questa emergenza che si configura non più solo regionale ma nazionale” conclude Allasia.
Sulla situazione è intervenuto anche il presidente della Federazione nazionale di Prodotto suinicola, Rudy Milani: “Con celerità, occorre riportare in equilibrio una situazione che è sfuggita di mano e che minaccia un comparto fondamentale dell’economia nazionale. Questo si può fare soltanto cambiando le regole attuali della gestione di questa emergenza. Apprezziamo le indicazioni e l’impegno del dott. Caputo che sembra aver delineato un percorso concreto e percorribile per debellare la malattia”.