A Peveragno, sulla parete della cappella dedicata a San Rocco, protettore contro le epidemie, sono stati restaurati gli affreschi esterni databili a fine ‘400, attribuiti a un anonimo pittore monregalese. Il dipinto, situato nel primo nucleo dell’edificio e poi allargato verso destra, si articola in due scene: sul pilastro sinistro la figura di un santo, in abiti domenicani e con un lungo bastone (forse San Domenico), su sfondo ocra decorato a racemi vegetali, sotto il quale emergono due figure poco decifrabili; verso destra la figura di San Rocco, di grandi dimensioni, che assiste un gruppo di persone di dimensioni più ridotte inginocchiate in venerazione, probabilmente davanti alla Vergine di Misericordia o Madonna del Manto, invocata contro il dilagare dei flagelli, della quale oggi si scorge solamente una mano, in atto di sollevare il mantello. Oltre la porzione centrale, sulla destra, è collocata Maria Maddalena penitente con i lunghi capelli biondi che la ricoprono come un manto.
Purtroppo per troppi anni i preziosi affreschi sono stati poco valorizzati e molto trascurati e non è stato possibile reperire riproduzioni pittoriche o fotografiche o altra testimonianza dello stato di conservazione degli stessi nei secoli passati per poterli arricchire con eventuali altri personaggi.
Dopo un non semplice iter iniziato a settembre 2018, il Comitato Volontari peveragnese in collaborazione con il parroco don Luca Giaccaria e grazie al contributo della Fondazione CRC e ai peveragnesi presenti ogni anno con le offerte, ha “salvato” gli antichi affreschi, per quanto possibile, sotto la vigile e competente sorveglianza della Soprintendenza alle Belle Arti.
Ora il restauro è completato e può essere ammirato da chi percorre il tratto di strada Peveragno-Beinette. Scrivono dal Comitato: “Un grande grazie alla Fondazione CRC e ai peveragnesi che ci hanno sostenuti, al dottor Giuseppe Tardivo per l’interesse dimostrato al nostro progetto, all’architetto Alberto Boccacci per aver seguito i lavori, all’impresario Renato Marchisio per aver offerto gratuitamente i ponteggi e alla restauratrice Luisa Torrero per l’ottimo lavoro svolto con precisione e professionalità”.
Non può mancare un pensiero per don Albino Giordano, sacerdote di origine peveragnese, celebrante per parecchi anni in occasione della festività di San Rocco e deceduto a Genova a fine agosto, per l’appoggio morale circa il monitoraggio della cappella e in particolare per i restauri del grande quadro, ora posto dietro l’altare, e degli affreschi esterni che ora abbelliscono la chiese.