CUNEO - Piazza Europa, i cedri e il confronto con altre città d'Italia: le riflessioni di un lettore

Lo "sfogo" dopo una visita in alcune città dell'Umbria: "La cura con cui vengono conservati questi capolavori della natura scelta di rispetto della bellezza e di visione del futuro"

Una fotografia scattata a Perugia

18/04/2025 12:11

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Recentemente abbiamo avuto l’occasione di visitare nuovamente Perugia, dopo molti anni. La visita lungo Corso Vannucci può iniziare dalla bella Piazza Unità d’Italia, realizzata nel luogo un tempo occupato dalla Rocca Paolina. Al centro della piazza si trova una statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele II, circondata da una curata alberatura, che vanta alcuni esemplari di cedro rosso alti più di 25 metri.
Una piazza spettacolare, un prestigioso biglietto da visita per questa città che valorizza il patrimonio artistico e la bellezza della della natura.
La città di Spoleto è una meta ineludibile, sede del Festival dei Due Mondi, attira un pubblico internazionale. Il colpo d’occhio dal sagrato della Cattedrale di Santa Maria Assunta è qualcosa che resta nella sfera delle emozioni. 
 
Nelle immediate adiacenze si trovano i giardini di Piazza della Signoria, ricchissima di alberi di alto fusto, tra i quali campeggia un cedro dell’Himalaya alto 22 metri, che permette tra un ramo e l’altro la vista della torre campanaria del Cattedrale.


 
La cura con cui vengono conservati questi capolavori della natura è una scelta di rispetto della bellezza e di visione del futuro, ma inevitabilmente il pensiero corre ai poveri cedri di Piazza Europa di Cuneo per i quali sembra permanere la volontà di abbatterli.
La tradizionale concretezza dei cittadini cuneesi forse non riesce a comprendere le ragioni per cui la riqualificazione di Piazza Europa non possa essere realizzata privilegiando la conservazione di un patrimonio naturale così importante ed amato.


 
Paolo Mattei

c.s.

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