Martedì 22 ottobre, presso la sede di Valdieri delle Aree Protette delle Alpi Marittime, è stato presentato agli amministratori locali il Piano di gestione dei siti Rete natura 2000 ZPS/ZSC “Alpi Marittime”. Il riferimento è a un’area, compresa nella Rete Natura 2000, che coincide quasi interamente con il territorio del Parco delle Alpi Marittime. Il compito di illustrare il documento è spettato a Roberto Sindaco, esperto di IPLA (Istituto per le Piante da Legno e per l’Ambiente), società della Regione Piemonte cui è stata affidata la stesura del Piano.
Per le amministrazioni erano presenti i sindaci Gian Pietro Pepino (Entracque), Gian Piero Dalmasso (Vernante), Pietro Trocello (Aisone), la vice sindaca di Roaschia Graziella Viale, il consigliere del Comune di Valdieri Michele Panero, il presidente dell’Unione Montana Valle Stura e consigliere provinciale Loris Emanuel, Maurizio Giraudo e Daniela Risso in rappresentanza dell’ASBUC (Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico) di Andonno. Erano inoltre presenti il presidente dell’Ente di gestione delle Aree protette Alpi Marittime (APAM), Piermario Giordano e i consiglieri Valeria Marrone e Franco Parola oltre al direttore dell’Ente Luca Gautero con i colleghi che hanno ampiamente collaborato alla redazione del Piano.
Nel suo intervento Roberto Sindaco ha premesso che il Piano di gestione di una ZPS/ZSC ha valenza essenzialmente naturalistica, essendo finalizzato all’individuazione di azioni per la conservazione di habitat e specie botaniche e faunistiche particolarmente fragili e dunque in pericolo. Non è possibile derogare in alcun modo dalle normative esistenti a livello europeo, nazionale, regionale, anzi, il Piano, in caso di particolari criticità, può definire delle limitazioni più stringenti, ad esempio per quanto riguarda l’utilizzo dei pascoli e dei boschi. Possibilità cui non è stato necessario fare ricorso nel caso delle Alpi Marittime.
Il Piano di gestione, una volta redatto, prima di essere approvato viene messo a disposizione degli Enti locali e di altri soggetti quali le associazioni ambientaliste, agricole, venatorie, che possono proporre variazioni e integrazioni.
L’incontro del 22 ottobre ha di fatto dato il via alla consultazione, che si chiuderà il prossimo 17 novembre. Nel suo intervento il sindaco Gian Pietro Pepino ha evidenziato che sarebbe stato utile prevedere un processo partecipativo più esteso, con l’attivazione di tavoli di lavoro e altri strumenti di coinvolgimento del territorio. Inoltre, secondo il primo cittadino di Entracque, alcune parti del Piano rispondono a posizioni conservazioniste troppo ideologiche, facendo ad esempio il caso del cormorano, che minaccia pesantemente le specie ittiche autoctone, e che dunque andrebbe contrastato senza indugi, come invece avviene attualmente. Il sindaco Gian Piero Dalmasso, pur apprezzando l’impianto del Piano di gestione e condividendo quanto espresso da Pepino, a sua volta ha affermato di ritenere indispensabile un processo di condivisione, proponendo, per le prossime pianificazioni di organizzare uno specifico tavolo di lavoro permanente che coinvolga gli stakeholder del territorio.
Una proposta vista con favore dai rappresentanti di APAM, che hanno manifestato l’intenzione di coinvolgere gli attori locali nella definizione del futuro Piano integrato che dovrà vedere l’unificazione del Piano di Gestione (valido sui siti di Rete Natura 2000) con il Piano naturalistico del Parco delle Alpi Marittime, attualmente in fase di redazione. Poiché da un punto di vista base territoriale i due Piani tendono a coincidere, gli approfondimenti e gli indirizzi contenuti nel Piano naturalistico e nel Piano di Gestione dovranno essere necessariamente inglobati in un unico documento di pianificazione di carattere ambientale e la sua adozione potrà essere l’occasione per avviare il tavolo di lavoro proposto che potrà vedere coinvolta anche la Regione. Panero, rappresentante del Comune di Valdieri, ha chiesto che si ponesse attenzione a non creare vincoli al comparto turistico locale.
“Bisogna parlarsi di più, è questo il messaggio. Sono il primo ad esserne convinto – ha detto a margine dell’incontro Piermario Giordano, presidente delle Aree Protette delle Alpi Marittime –, e mi farò portatore di questa istanza con gli assessori che hanno competenza in materia di ambiente, montagna e parchi.”