Coumboscuro Centre Prouvençal ha dovuto rinunciare (dopo due rimandi) alla FESTO DE NOSTO LENGO, giornata dedicata alle parlate di radice provenzale delle Alpi tra Piemonte e Provenza. Come da tradizione pluridecennale, questo atteso evento annuncia ogni anno il Palmares del premio di letteratura provenzale a “nosto modo” Uno terro, uno lengo, un pople. Fondato da Sergio Arneodo il premio si è imposto quale unico promotore della letteratura provenzale moderna in Italia.
Numerosi i partecipanti, in particolare da Italia e Francia con maggioranza di produzioni, soprattutto dalle valli cuneesi e torinesi. Coumboscuro Centre Prouvençal, organizzatore del concorso, con il sostegno ed il patrocinio della Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Priuli e Verlucca editori, Forerst Hill records, Creddo Provence, Orso Bianco dolciaria, Morenews, diffonde quindi il Palmares dei vincitori dell’edizione 2020.
La sezione poesia e prosa si riconfermano le più partecipate. La sezione scolastica non ha potuto essere attuata per la sospensione dell’attività scolastica dovuta al Covid19 .
Palmares
Sezione pouesio / poesia
1° premio – La scelta della giuria ha aggiudicato il gradino più alto del podio a Paola Luciano, che nella parlata della valle Grana ha condensato in pochi versi il travagliato momento di pandemia e confinamento. La sua lirica “En aquest temp / In questo tempo”, è condensato, tra efficacia e grazia, in un coinvolgente lirismo sociale e intimo, quasi una denuncia della fragilità umana stretta allo stesso tempo tra sofferenza e riscatto: da una parte la dura esperienza di lavoro in una casa di riposo di montagna e dall’altra l’ancoraggio convinto al mondo alpino in cui è immersa l’autrice, orizzonti atavici, simboli di forza e sollievo per il domani.
2° premio – “Faseme sumiar / Fatemi sognare” – lirica di Paulina Kamakine, che ha adattato questa delicata lirica dalla lingua guascone a quella dell’alta valle Stura, poiché affascinata dal poeta Albino Barrel di San Bernolfo.
3° premio – "Couro belièzo la primo / Quando bela la primavera” – di Dario Pasé, componimento che nella parlata della val Varaita dà voce alla natura sigillandola in richiami classici ed echi letterari arcani latini.
Premio speciale “manteneire”
- Griét Mario Fantino – per l’opera lirica e in prosa nella parlata di Roashia – valle Gesso
“remarcà / segnalati
- Paolo Laguzzi - “La Gamoundio”
- Roubert Aprin (St. Remy de Provence) - “Proso e pouesio prouvençalo”
Sezione proso / prosa
1° premio – Vincitore assoluto la toccante prosa “Pùou encà… / Salgo ancora…” di Pascal Colletta, di Illonse – valle della Tinée. Evocativo brano di letteratura nella lingua delle valli del nizzardo, che questo ultimo erede di una stirpe di pastori ha reso in una parlata arcaica e luminosa di rara efficacia.
2° premio – “La dura fatiga dei querel / La dura fatica alla ricerca dell’erba festuca”. Realistico brano di memoria di Ramonda Bussone, che evoca la raccolta dei “querel”, la “festuca paniculata”, erba d’alta quota che gli abitanti di Valloriate andavano a raccogliere sino al lago del Monte Bram per sfamare le mucche. Epopea di fatica e di donne!
3° premio ex aequo – "Sus la pistas das estelas” di Cougnet Bernard (Barcelonnette) e “Perfido indagatore” di Bonetto Marilena di Celle Macra – valle Maira. Due prose di piacevoli racconti sorretti da una lingua vissuta e purezza espressiva.
“remarcà / segnalati
- Coumpan Miquéu (Bertamoun – Valle della Vésubie - Nice) - “Souvenì... /Ricordi”
- Rosso Annalisa (Andonno - Valle Gesso) - “Lourens e Luisa / Lorenzo e Luisa”
- Aimar Andrea (Celle - Val Maira) - “La dsent l'la mountagna / La gente della montagna”
- Renata Ellena (Mountemale - Valle Grana) - “L'asu moru / L’asino moro”
- Cours de lengo (Corsi di lingua - Valle Grana) - “Lese e escrive a nosto modo / Leggere e scrivere in provenzale”
- Davin Cecile (Talard – Hautes Alpes) - “Lou Drau / Il fiume Drau”
| Tlp21 - dante alighieri 700
Nell’ambito delle celebrazioni del centenario dalla morte del padre letterario dell’Europa moderna
Il bando del premio Uno terro, uno lengo, un pople 2021 è già ora disponibile. Si colloca nelle celebrazioni dedicati ai 700 anni dalla nascita del sommo poeta. La ragione va ricercata nel lavoro linguistico dello scrittore fiorentino che nella sua fondante opera “De vulgari eloquentia” struttura il quadro linguistico in Italia e terre neolatine confinanti. L’opera svela che Dante Alighieri conosceva bene l’antico provenzale, apprezzava le liriche dei trovatori, giungendo ad individuare in Arnaut Daniel colui che “fu miglior fabbro del parlar materno”. Lo stesso trovatore Dante lo fa esprimere nel Purgatorio “Ieu sui Arnaut, que plor e vau cantan / Io sono Arnaut che piango e me ne vado cantando…”. Unico caso di uso di un idioma diverso dal volgare nella Divina Commedia.
Il bando TLP 2021 è disponibile su www.coumboscuro.org; facebook - INFO: info@coumboscuro.org