Si chiama “Ris(k)” ed è il progetto partito nel settembre 2019 per migliorare la sicurezza della viabilità transfrontaliera al Colle della Maddalena in valle Stura e al Colle dell’Agnello in valle Varaita, favorendo una collaborazione tra i vari soggetti istituzionali e operativi coinvolti. “Ris(k) è inserito nel Piano integrato territoriale Piter “Terres Monviso” e cofinanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014-2020. Capofila è la francese Communauté des Communes du Guillestrois et du Queyras che vede coinvolti come partner la Regione Piemonte e il Conseil Départemental des Hautes-Alpes, per un costo totale di 1.647.059 euro di cui 955.294 euro per la parte di competenza della Regione Piemonte.
Del progetto si parlerà in videoconferenza lunedì 18 gennaio con Prefettura, Regione Piemonte, Anas, Provincia di Cuneo, Comune di Argentera e Unione Montana Valle Stura, oltre a Polizia stradale e Carabinieri. Una parte delle attività progettuali sono state, infatti, affidate dalla Regione alla Provincia di Cuneo ed all’Unione Montana Valle Stura in qualità di soggetti attuatori. Quest’ultima, in particolare, ha il compito di gestire gli interventi di distacco programmato delle valanghe sulla strada statale 21 verso il valico della Maddalena, in continuità con quanto realizzato negli ultimi anni con il progetto sperimentale Pidav (Piano intervento distacco artificiale valanghe) in regime di convenzione tra Regione Piemonte, Anas, Provincia di Cuneo, Unione Montana Valle Stura e Comune di Argentera.
La riunione avrà lo scopo di illustrare e rendere operativo il nuovo sistema strutturato dall’Unione Montana Valle Stura che entra in funzione da gennaio 2021, concordando le modalità di supporto operativo per la sua realizzazione, in relazione alle competenze di ciascun ente. Il sistema di distacco programmato delle valanghe utilizza la tecnologia Daisybell, una speciale campana montata su elicottero che provoca il distacco controllato delle formazioni nevose ritenute pericolose. L’obiettivo finale è quello di ridurre al minimo le chiusure del valico che negli anni passati si erano verificate proprio a causa del rischio valanghe, come avvenuto nei giorni scorsi.