Con 133 Comuni rappresentati, pari ad una popolazione di 419.656 cuneesi corrispondente al 72,08% del totale, l’Assemblea dei sindaci ha espresso all’unanimità parere favorevole allo schema di rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2023.
Il documento contabile è stato illustrato dal consigliere provinciale delegato Mauro Astesano il quale ha sottolineato, tra i dati più significativi, il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 che è pari a oltre 31 milioni di euro. Di questa somma 21 milioni risultano come parte vincolata, 2 milioni come cifra accantonata, 3,1 milioni per investimenti e 4,2 milioni a ulteriori investimenti definiti dall’ente. Tali investimenti sono andati soprattutto per la viabilità (1,980 mila euro suddivisi tra i quattro Reparti di Cuneo, Saluzzo, Alba e Mondovì), ma anche per l’edilizia scolastica (1,970 mila euro), per acquisti di mezzi, sistemi informativi e investimenti su infrastrutture strategiche provinciali. Il rendiconto 2023 si è chiuso con un avanzo libero di circa 516 mila euro,
Un risultato positivo, anche leggermente migliore del previsto, come ha spiegato il consigliere delegato analizzando le singole voci. Il rendiconto 2023 è stato l’esito di una gestione attenta ed oculata, che, oltre a confermare le previsioni, ha visto anche un lieve incremento delle entrate proprie (Rc auto, Ipt Imposta provinciale di trascrizione t e Tefa per le funzioni di tutela e protezione ambiente) ed una riduzione della spesa che ha portato a specifiche economie su capitoli di corrente. Anche le entrate tributarie hanno evidenziato un incremento degli accertamenti rispetto al 2022 e il trend positivo è confermato anche per i primi mesi del 2024.
Il consigliere delegato ha anche ricordato che, andando nel dettaglio delle entrate e delle spese, il bilancio pareggia per parte corrente a 69,4 milioni di euro. Mentre l’equilibrio generale è raggiunto a 242 milioni di euro. Nel riferire i dati relativi ai trasferimenti di parte corrente da parte dello Stato, è stato sottolineato lo sbilanciamento tra la cifra che la Provincia di Cuneo riceve per lo svolgimento delle funzioni fondamentali (15 milioni) e quella che versa allo Stato a titolo di concorso alla finanza pubblica (nel 2023 sono stati 19,4 milioni di euro) con un saldo negativo a carico della Provincia di circa 4,5 milioni di euro.
I trasferimenti dalla Regione Piemonte pari a circa 7 milioni di euro, coprono le spese di funzionamento e di personale per le funzioni delegate alle Province, oltre che per finanziamenti specifici nei settori di delega. Le entrate in conto capitale sono state di circa 58 milioni di euro provenienti in gran parte dallo Stato con una spesa in conto capitale di 49 milioni di euro per viabilità (27,6 milioni), edilizia scolastica (21,4 milioni), 70 mila euro per servizi, territorio e ambiente. La spesa corrente pari a 69,4 milioni è stata anch’essa destinata in gran parte alla viabilità provinciale (19,4 milioni), all’edilizia scolastica (11,5 milioni, all’ambiente 533 mila e all’amministrazione generale 37 milioni).
Nel suo commento finale il presidente della Provincia Luca Robaldo ha ricordato che quest’anno lo sbilanciamento tra quanto la Provincia manda allo Stato e quanto riceve da esso crescerà ancora di altri 600 mila euro arrivando ad un saldo negativo (per la Provincia di Cuneo) di 5 milioni di euro, in base ad un sistema che penalizza gli enti virtuosi come il nostro e premia quelli in disavanzo. Al dibattito è intervenuto soltanto il sindaco di Bastia Mondovì per ribadire che la Granda è stata penalizzata anche in passato nei finanziamenti perché venivano calcolati sulla base degli abitanti e non dell’ampiezza del territorio. Al termine dei lavori il Consiglio provinciale è tornato a riunirsi per l’approvazione definitiva del rendiconto.