È un bellissimo percorso ad anello con partenza e arrivo a Sestri Levante, nonostante la massiccia urbanizzazione si trovano ancora angoli selvaggi di rara bellezza. Il percorso si snoda attraverso lembi costieri di macchia mediterranea tra i meglio conservati della regione, tra pini marittimi e querce da sughero, sulle pendici di Monte Castello nella parte settentrionale. Da novembre a maggio questo promontorio si tinge di giallo per la fioritura dell’Euforbia Erborea. Il paesaggio è stato modellato nei secoli dall’uomo: uliveti e vigneti prevalentemente terrazzati; altra bellezza del percorso sono gli affioramenti rocciosi giallastri di origine sedimentaria nota come “arenaria del Monte Gottero” che comprende Punta Manara e Punta Moneglia.
Questa zona è anche interessata dal passaggio del “Sentiero Verdeazzurro” un itinerario in 10 tappe che da Genova tocca tutta la riviera di Levante fino a Porto Venere, non dispone di un proprio segnavia, spesso il suo itinerario è comune con altri, pertanto nelle descrizioni delle varie tappe del “Sentiero Verdeazzurro” è previsto ogni tanto un segnavia con la sigla V A.
Le bellezze ambientali di questo territorio e le favorevoli condizioni climatiche nei secoli scorsi hanno attratto poeti e scrittori come Byron, Shelley e Hans Christian Anderson per cui è stata dedicata la “baia delle favole”. La parte più interessante della Sestri odierna si trova in due insenature sabbiose contrapposte, la Baia del Silenzio e la Baia delle Favole, che abbracciano un piccolo promontorio roccioso che anticamente era un’isola.
La partenza dell’escursione è dalla centralissima e conosciuta via XXV Aprile (detta O’Caruggio); ci addentriamo nel Vico del Bottone dove un arco e una scalinata contraddistinti dal segnavia FIE indica Punta Manara (due quadri rossi pieni). Saliamo un ripido ciottolato tra muri e orti e proseguiamo su sentiero più pianeggiante protetto da una staccionata di legno fino alla località Mandrella dove si apre, sulla destra, una spettacolare vista panoramica sulla Baia del Silenzio e il promontorio di Sestri. Lungo il percorso sono posizionati dei cartelli che forniscono informazioni sulla flora. Proseguiamo su comodo sentiero tra pini marittimi, piccole querce e piante di corbezzoli fino ad un bivio dove vi sono alcuni cartelli segnaletici: Sito di Importanza Comunitaria, a destra ci indica Punta Manara (il sentiero che faremo al ritorno); noi svoltiamo a sinistra e seguiamo la scritta Ginestra (tre pallini pieni rossi). Ci inoltriamo nel bosco tra enormi felci, al primo bivio seguiamo le insegne per Monte Castello (due pallini pieni rossi), subito dopo raggiungiamo un largo spiazzo e seguiamo le indicazioni sulla destra (due triangoli vuoti rossi) e in 15 minuti raggiungiamo la sommità del Monte Castello (265 metri). Sono ancora visibili nella boscaglia dei ruderi di una casermetta di antica costruzione e un’altra più recente utilizzate nell’ultimo conflitto. Torniamo sui nostri passi fino allo spiazzo di cui sopra, ignoriamo il sentiero sulla sinistra che scende a Riva (due triangoli vuoti rossi), seguiamo le indicazioni per Punta Manara (due pallini pieni rossi), aggiriamo il Monte Castello e ad un bivio proseguiamo le insegne per il bivacco Manara, una casermetta rimessa a nuovo, dove vi sono tavoli e panchine per una sosta, appena oltre il bivacco una ripida scalinata in pietra e delle corde per protezione conduce ai ruderi di una torre di avvistamento (166 metri), grande panorama sul mare e sulla costa della riviera di Levante. Torniamo sui nostri passi e riprendiamo il bivio incontrato poco prima del bivacco e proseguiamo a sinistra seguendo le insegne per Sestri (due quadri pieni rossi), con una discesa su sentiero in parte scalinato di pietre arriviamo al bivio che conclude l’anello, proseguiamo, passando per le case Mandrella, fino all’abitato di Sestri. Pochissimo dislivello (300 m.) e circa 3/4 ore di camminata. Questa escursione non l’ho scelta per caso ma per la sua straordinaria bellezza paesaggistica, per la piacevole camminata tra i carruggi di Sestri e sul promontorio passando per la Baia delle favole; salendo troviamo i ruderi dell’Oratorio di Santa Caterina e bellissima Chiesa di San Nicolò del XVII secolo e il Parco dei Castelli Gaulino per poi scendere alla Baia del Silenzio.