Da qualche mese è stata avviata a Cuneo un’interessante sperimentazione che vede coinvolti vari livelli operativi del sistema ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani). Nello specifico le ACLI della Regione Piemonte hanno immaginato di ottimizzare la storica e strutturata presenza nella città di Cuneo di due soggetti molto conosciuti: il Patronato ACLI e l’EnAIP (Ente ACLI Istruzione Professionale). L’obiettivo finale della sinergia tra associazione, Patronato ACLI ed EnAIP è quello di favorire il reingresso nel mondo del lavoro di persone che, per varie ragioni, ne sono state escluse. Non a caso il progetto è stato denominato “Reinserimento lavorativo in Piemonte”.
"Dall’esperienza pluriennale maturata nei settori dell’assistenza e tutela (Patronato ACLI) e della formazione (EnAIP) - spiegano dalle ACLI Regionali - si evince che più si allunga l’intervallo temporale tra la perdita di un’occupazione e l’individuazione di una nuova opportunità professionale, più crescono i rischi che la condizione di non occupazione o di sotto occupazione diventi cronica, soprattutto per i soggetti con maggiori fragilità (ultracinquantenni-donne…)".
Da qui nasce il progetto “Reinserimento lavorativo in Piemonte”, che sta concretamente coordinando le opportunità offerte dai servizi ACLI in un’ottica di incrocio delle esigenze di quelle fasce di popolazione che, in maniera più pesante, hanno risentito e continuano a risentire della crisi economica determinata dalla pandemia e ora dalle tensioni internazionali.
"In quest’ottica - riprendono i promotori - l’attenzione si concentra sui due livelli di servizi offerti dalla rete ACLI in Piemonte, che maggiormente possono risultare utili a intercettare in maniera precoce e indirizzare in canali virtuosi i soggetti a cui si accennava". Il progetto che, sino ad oggi, ha consentito di prendere in carica una dozzina di persone, prevede tre livelli preliminari di attività che si svolgono nelle sedi operative del Patronato ACLI di Cuneo: informazione e accoglienza, una successiva analisi delle esigenze e delle difficoltà personali incontrate, un bilancio delle proprie capacità personali e competenze professionali per la ricerca attiva del lavoro. Al termine di questa fase di screening i soggetti che mostrano di possedere caratteristiche adatte alle finalità del progetto vengono indirizzate alla sede EnAIP di Cuneo per la costruzione di un progetto di reinserimento lavorativo attraverso formazione e tirocini e una presa in carico finale da parte dei servizi al lavoro dell’Ente formativo. "In sintesi - concludono i promotori - si è cercato di organizzare una filiera coerente e funzionale tra vari servizi che già operano in seno al sistema ACLI ma che, sempre di più, necessitano di un coordinamento in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. La nostra ambizione è quella di estendere gradualmente la sperimentazione anche in altri territori del Piemonte".
Le sedi operative del progetto sono: le ACLI provinciali e il Patronato ACLI di Cuneo (nella sede principale di piazza Virginio 13 e in quella del Movicentro di piazzale Libertà 16) e l’EnAIP di Cuneo (corso Garibaldi 13). A coordinare le attività sono i soggetti promotori regionali: le ACLI, il Patronato ACLI e l’EnAIP del Piemonte.