È stato riaperto al traffico stamattina, giovedì 26 settembre, il ponte del “Ciadel” a Borgo San Dalmazzo, sul torrente Gesso, lungo la strada provinciale 21 tra Fontanelle di Boves e Roccavione. Il ponte era chiuso dallo scorso ottobre per un’importante intervento di ristrutturazione e consolidamento. Realizzata nel 1895 dalle Officine di Savigliano, all’epoca un’assoluta eccellenza a livello nazionale nel settore della costruzioni, la struttura - comunemente conosciuta come “ponte di ferro” - era conservata nella sua struttura e nelle sue componenti originali. I lavori si sono resi necessari soprattutto per le cattive condizioni dell’impalcato stradale, che presentava varie erosioni dovute alla ruggine per le intemperie.
L’intervento ha avuto un costo complessivo di circa 2 milioni di euro, finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I lavori, commissionati dalla Provincia, sono stati eseguiti dalla Malabaila&Arduino di Villafranca d’Asti.
Alla riapertura era presente anche il presidente della Provincia Luca Robaldo: “Ringrazio chi a vario titolo si è occupato di questo lavoro. Restituiamo a questo territorio un collegamento importante e ristrutturiamo un'infrastruttura significativa dal punto di vista storico. Per quanto riguarda il Piano Ponti 2019 il Governo ci dice che le opere vanno appaltate entro il 31 dicembre 2024 e noi siamo una delle Province più virtuose: abbiamo alcune difficoltà solamente sul ponte di Cardè, per una questione di fondi, e su quello di Pollenzo, per motivi di tempo. Per questi due interventi chiederemo una proroga”.
Il Comune di Borgo San Dalmazzo era presente con la Giunta al completo. La sindaca Roberta Robbione: “Con il ponte del Sale, questo ci collega ai Comuni vicini: è un ponte importante per tutta la nostra comunità. Ringrazio la Provincia, il presidente Robaldo e tutte le maestranze che hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo". Per il Comune di Roccavione il vicesindaco Marco De Carlini, che ha definito il ponte del Ciadel come “un ponte a cui tutti i roccavionesi sono affezionati”.
Sono intervenuti anche l’architetto Stefania Manassero, funzionaria della Soprintendenza per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, l’ingegnere Andrea Alberto, progettista dello studio Lga Engineering di Savigliano, e i rappresentanti dell’impresa che ha realizzato i lavori, la già citata Malabaila&Arduino: “Siamo partiti con i fiumi quasi in secca, poi abbiamo affrontato due piene, a ottobre e giugno: - ha spiegato il direttore tecnico - tra maggio e luglio ci sono stati cinquanta giorni di pioggia, abbiamo dovuto rifare più volte i lavori di sabbiatura, per questo i tempi si sono allungati (il termine dell’intervento era previsto a giugno, ndr)”.