In occasione delle festività pasquali è stato riaperto al pubblico il Museo del Setificio piemontese all’interno del Filatoio di Caraglio, dopo una temporanea chiusura al termine della mostra di Steve McCurry, il 26 febbraio. Nelle more della definizione del rapporto con la Fondazione Artea, il Comune di Caraglio ha affidato l’apertura del museo alla Cooperativa Emotionalp, che dal 2021 gestisce la Porta di Valle all’interno del Filatoio. Una scelta opportuna, che permette di continuare a fruire di uno dei beni culturali più importanti del Piemonte. È importante, inoltre, che ad occuparsi di un bene così “identitario” per il cuneese sia un ente ben radicato in valle Grana, fatto di giovani che amano profondamente il loro territorio. Lo dimostra un post che hanno scritto su Facebook e che ben rappresenta la loro emozione nel farsi carico, seppur temporaneamente, di un bene così importante: "Quando il comune di Caraglio ci ha chiesto di dare supporto al funzionamento del Filatoio in questa delicata fase di transizione, prima ancora che una valutazione di pro e contro, ha scelto il cuore. Lo faremo insieme ad alcune giovani cittadine di valle, rendendoci conto una volta di più di quanto amore nascosto verso questa terra ci sia tra i nati nel nuovo millennio, lo faremo per la sua bellezza, lo faremo per la sua storia, lo faremo perché dobbiamo fare la nostra parte. Ma soprattutto lo faremo: per Caraglio e la sua storia, per onorare le donne di valle che con il loro lavoro hanno reso grande la fama di questo luogo, per rendere omaggio alle centinaia di contadini che hanno allevato i bachi nelle nostre campagne, per la nobiltà che si respira in quel luogo non appena si varca la soglia d'ingresso, ma soprattutto perché la storia della nostra valle merita di essere conosciuta ovunque".
Emozione più che comprensibile, che potrà soltanto fare bene al Filatoio, un luogo che mai come oggi ha bisogno di essere amato, sostenuto, curato. Nei vent’anni della sua nuova vita, dopo i restauri, il Filatoio ha avuto momenti di gloria e momenti difficili. Venuti meno i due enti che lo hanno valorizzato dal 2000 ad oggi, Marcovaldo e Fondazione Filatoio, si apre oggi un nuovo capitolo della sua storia. Ed è sicuramente un fatto positivo che in questo momento se ne occupino dei giovani della valle Grana: forse questa scelta non dovrebbe essere solo temporanea. Emotionalp avrà bisogno della collaborazione di altri enti che possano supportarla nella valorizzazione del Filatoio, ma il beneficio di avere un soggetto gestore ben radicato sul territorio può essere molto grande. E il Comune di Caraglio può solo averne vantaggi. I giovani della cooperativa sono ben consapevoli della complessità dell’impresa e, giustamente, si rivolgono al territorio per avere il necessario sostegno: "Abbiamo bisogno di tutti voi, che respirate quotidianamente la stessa magia di questo spicchio di Alpi per riuscire in questa "missione". Quella di permettete un futuro ad uno dei simboli del nostro passato. Perché ci sono momenti in cui anche i simboli hanno bisogno di amore da parte di tutti".