AISONE - Riparte il progetto di ricerca archeologica e paleo ambientale alle Grotte di Aisone

Da venerdì 5 a domenica 21 luglio l’équipe dell’Università degli Studi di Milano impegnata nella prosecuzione delle ricerche e nell’attività di valorizzazione e di divulgazione scientifica

foto G. Bernardi

05/07/2024 14:49

Riparte per il terzo anno consecutivo il progetto di ricerca archeologica e paleo ambientale nel sito all’interno della Riserva naturale Grotte di Aisone.
Da venerdì 5 a domenica 21 luglio l’équipe dell’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Beni culturali e ambientali, diretta dal prof. Umberto Tecchiati e con la partecipazione del Conservatore incaricato dalle Aree Protette Alpi Marittime, dott.ssa Stefania Padovan sarà impegnata nella prosecuzione delle ricerche e nell’attività di valorizzazione e di divulgazione scientifica.
 
Il progetto che sta per cominciare "edizione 2024" è Join the time (Unire il tempo): ricostruire per capire. Una denominazione scelta per far rilevare la peculiarità dell’attività di ricerca che mette insieme lo studio del passato e l’azione del presente, con particolare riferimento alle dinamiche uomo-ambiente nella storia e alle sfide poste al mondo oggi nella crisi climatica. Attraverso il progresso delle conoscenze in campo archeologico e paleo ambientale nella Valle Stura di Demonte il progetto si propone inoltre di coinvolgere la popolazione locale e in generale i cittadini in un nuovo modo di percepire la relazione con l’ambiente e con i problemi legati alla sua protezione.
 
Join the time non solo unisce i tempo ma anche i territori prevedendo un mix di attività teoriche-pratiche, laboratori e visite a siti del Parco Alpi Marittime che oltre alle Grotte di Aisone conduce alla scoperta di quelle del Bandito a Roaschia e del Parco archeologico di Valdieri. Fornire delle esperienze immersive nella storia, attraverso ricostruzioni, gesti, narrazioni, giochi, rappresenta una collaudata formula per coinvolgere le persone, offrire un’offerta turistica e un’esperienza culturale con proposte che sono iniziate a maggio a termineranno a novembre.
 
In questo quadro di “Archeologia pubblica“ che si propone di condividere i contenuti e le attività scientifiche con i cittadini si svolge Cantieri aperti alle Grotte di Aisone. Durante la campagna di scavi in giorni e orari prestabiliti (9 luglio: 10-12.30; 11 luglio: 14.30-17; 16 luglio: 14.30-17; 18 luglio: 10-12.30; 20 luglio: 10-12.30). Chiunque sia interessato, percorrendo il Sentiero delle Grotte di Aisone, potrà interloquire con gli archeologi ed essere informato sulle attività in corso.
 
Da segnare in agenda domenica 14 luglio la Giornata di archeologia sperimentale al Parco archeologico di Valdieri. Un’occasione per rivivere come i nostri antenati costruivano armi, oggetti di uso quotidiano e ornamenti. Giovedì 18 luglio, alle 21, al Centro di documentazione della Valle Stura, a Sambuco, serata Dalle ossa alla storia con il prof. Tecchiati che venerdì 19 pomeriggio con la Guida Parco Stefano Melchio condurrà A spasso con un archeozoologo e un geologo. Una passeggiata per interpretare l’evoluzione del paesaggio e parlare di orsi, pantere e linci... che vivevano in Valle Gesso.
 
Il progetto fa sinergia con altre iniziative nel territorio della Riserva naturale delle Grotte di Aisone, tutte accomunate dal sostegno di Fondazione CRC e dalla volontà di aumentare la conoscenza del patrimonio, la diffusione dei risultati, il miglioramento dell'accessibilità, l'inclusione sociale e lo sviluppo sostenibile. Tra queste il progetto “Le Grotte di Aisone: dal Neolitico ad oggi un percorso di riscoperta” coordinato per il Comune di Aisone da noau | officina culturale che ha realizzato un calendario di animazioni iniziato nel week-end delle Giornate europee dell’archeologia e che prosegue sabato 20 luglio con l’escursione naturalistica (gratuita) nella Riserva naturale a cura della Guida Parco Luca Franco (prenotazione: 348 9788524) e altre proposte per adulti e soprattutto per le famiglie.
 
Join the time: ricostruire per capire è un progetto scientifico e culturale delle Aree Protette Alpi Marittime con l'Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Beni culturali e ambientali - il Politecnico di Torino - DIATI (Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture) e DAD (Dipartimento di Architettura e Design) -, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria Asti e Cuneo, l'Unione montana Valle Stura, i Comuni di Aisone, Valdieri e Roaschia, il Museo civico San Francesco di Cuneo e il contributo di Fondazione CRC.
 

c.s.

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