Questa massiccia e isolata montagna posizionata sulla testata della Val Vermenagna (Alpi Marittime) sul confine italo-francese, è un itinerario molto frequentato per la facilità del percorso. La sua vetta di 2.755 metri offre un panorama eccezionale nei limpidi giorni autunnali quando lo sguardo si spinge fino al mare. La gita permette anche di effettuare un tuffo nella storia; molte sono infatti le fortificazioni militari fatte costruire dai Savoia nel secolo XIX per la difesa dei confini. Nei pressi del colle sorge infatti il Fort Central, a sinistra verso la Liguria il Fort Tabourde e il Fort Pepin, per la strada che scende a Casterino il Fort Marguerie e verso la Rocca dell’Abisso il Fort Pernante e Fort Giaure. Il Colle di Tenda, fu uno dei valichi più importanti per la comunicazione tra Piemonte sud-occidentale e la costa ligure di ponente e la Bassa Provenza.
Il nome “Rocca dell’Abisso” indica i suoi versanti nord e ovest, vere voragini e abissi verticali.
Salendo da Limone, alla località Bragard (1330m.) svoltiamo a destra per gli impianti sciistici di quota 1400 (Panice) e proseguiamo per strada asfaltata con una serie di tornanti fino al bivio dove termina l’asfalto (1.784 m.). Qui possiamo ancora proseguire tenendosi sulla destra per sterrata verso destra fino ad una piazzola nei pressi del Colle di Tenda.
Proseguiamo quindi a piedi per la sterrata ex militare in direzione ponente attraverso un pendio erboso poco sotto lo spartiacque e in breve raggiungiamo la Collette dove si stacca la diramazione sulla sinistra per Peyrafique. Continuiamo sulla strada principale che prosegue con lunghi tornanti (scorciatoie), passiamo alla base di una sella dove, a quota 2117 m., sorge il Fort Pernante (una fortificazione a pianta pentagonale che si erge in una splendida posizione panoramica).
Proseguiamo fra due punte, il Bussaia e la Cime de Saudate, sempre sull’ampia mulattiera che piega verso sud-ovest passando alla base del M. Bec Roux (circa un’ora) vicino allo spartiacque e ad una depressione detta Bassa Sovrana di Margherita. A questo punto iniziano i tornanti sorretti da muraglioni di pietra, in certi punti ormai franati, arrivati alla radura dove termina la mulattiera, passiamo vicino al minuscolo laghetto dell’Abisso dove si trovano il Fort de Giaure (2255 m. ore 1,40 circa) e un’altra fortificazione a pianta poligonale, con un fossato perimetrale; la costruzione è incavata nel terreno e ricoperta di terra per mimetizzarla; aveva lo scopo di controllare il vallone di Caramagna e Casterino. Proseguiamo su sentiero lungo un’ampia dorsale del Pra Giordan, attraversiamo un avvallamento di pietraie e magra erba. Alcune tacche rosse lungo alcuni tornanti che si inerpicano tra sfasciumi detritici e pietre indicano la via che in breve conduce in vetta (2.755m. ore 3.30 circa). Il panorama spazia sulla cerchia alpina, sulla pianura cuneese, sui bellissimi laghi di Peyrafica, sul Vallone de Valmasque e Casterino. La Rocca Bastera, i Torrioni Saragat ed il M. Frisson sono veramente vicinissimi a noi e nelle giornate limpide si scorgono a occhio nudo la Corsica e Nizza, Monte Carlo.
La discesa viene effettuata lungo il percorso di salita.
Una bellissima escursione in quota, di facile percorrenza, con dislivello di 900 metri circa e di tre ore - tre ore e mezza di salita, di grande interesse storico e panoramico.