Sabato 20 agosto alle ore 21 in piazza Italia si terrà l’attesissimo concerto dei Matt Bianco, ospiti di punta della XVIII edizione di Vie di Jazz.
Il gruppo formato da Mark Reilly, autore di hit indimenticabili come “More Than I Can Bear”, “Sneaking Out The Back Door”, “Get out of your Lazy Bed” e “Half a Minute”, si esibirà sul palco di piazza Italia sabato 20 agosto (ingresso € 10 + diritti di prevendita. Qui il
link per l'acquisto) per ripercorrere i 40 anni di storia di una delle band che ha maggiormente segnato la scena musicale degli anni ’80 e ’90. Il concerto sarà anche occasione per presentare l’album “Gravity”, uscito nel 2017, risultato di un percorso musicale e personale che ha portato Reilly e la sua band (tutti musicisti provenienti dal Jazz) ad abbandonare alcuni dei colori più legati al pop della produzione degli anni ottanta, per proporre un sound più elegante, raffinato e sofisticato.
Matt Bianco nasce in Inghilterra nel 1982 da Mark Reilly alla voce, Danny White alle tastiere e il Kito Poncioni (purtroppo mancato nel 2001) al basso. Il nome delle band riconduce a un personaggio fittizio ispirato al mondo delle spie e degli agenti segreti, protagonisti di tanto cinema degli anni ’50, ’60 e ’70, di cui Mark Reilly adorava le colonne sonore. Line up: Mark Reilly vocals, Elisabeth Troy background vocals, Sebastiaan De Krom alla batteria, Geoff Gascoyne al doppio basso, Martin Shaw alla tromba, David O´Higgins al sassofono e Graham Harvey alle tastiere.
Sempre sabato 20 agosto ma alle 17,30 nell’accogliente sala dell’auditorium Borelli ci sarà il concerto dell’Alfredo Ponissi Quartet. Alfredo Ponissi con sassofoni e flauto, Gianluca Palazzo alla chitarra, Chiara Nicora al pianoforte ed Elia La Sorsa al contrabbasso.
Il nuovo quartetto formato da Alfredo Ponissi comprende tre fra i più giovani nuovi talenti del jazz italiano. Il repertorio sarà completamente originale e inedito con composizioni firmate dagli stessi protagonisti. I linguaggi e le differenti storie ed esperienze sono la base di partenza da cui si muovono i musicisti per creare sonorità musicali che affondano le proprie radici sia nei linguaggi del jazz che della musica europea.