Durante gli anni più atroci della Seconda guerra mondiale, alcune persone eccezionali decisero di opporsi alla legislazione antisemita e alla politica di sterminio nazi-fascista per proteggere la vita di donne, uomini e bambini ebrei. Sono i Giusti fra le Nazioni, guide morali che, dinanzi alle persecuzioni razziali, si rifiutarono di rimanere indifferenti e, rischiando la propria vita, difesero la dignità umana, contribuendo a salvare il futuro del popolo ebraico.
I cittadini italiani riconosciuti Giusti fra le Nazioni dallo Yad Vashem di Gerusalemme sono circa 700. Da oggi all'elenco si aggiungono anche i nomi di Mario Giordano ed Agnese Laugero.
Residenti a Podio Sottano (frazione di Vinadio), Mario Giordano e Agnese Laugero, mettendo a rischio la propria vita, ospitarono nel granaio adiacente alla loro fattoria la famiglia ebraica Griener, composta da Zacharya, Heni, Charlotte - figlia di Heni, ed il piccolo Luciano, nato a Vinadio nel 1944. Giunti in Piemonte da Parigi, dopo essersi nascosti nell’Albergo Italia e nell’Ospedale di Vinadio, la famiglia Griener venne indirizzata da Agnese Laugero Giordano verso la fattoria dove lei, il marito e il piccolo “Yoyo” vivevano. Senza pretendere alcuna ricompensa, i coniugi Giordano, ricordati come persone semplici e dotati di bontà d’animo, tennero lontani i Griener dai rastrellamenti e li salvò da un terribile destino. Le famiglie fecero presto amicizia e si presero cura l’uno dell’altro fino alla liberazione.
È per questi fatti che lo Yad Vashem ha riconosciuto a Mario Giordano ed Agnese Laugero il titolo di “Giusto fra le Nazioni”. La cerimonia per l’attribuzione della più alta onorificenza civile dello Stato d’Israele si è svolta stamattina nel Salone d’onore del Comune di Cuneo.
A tramandare le testimonianze del salvataggio, nell'emozione collettiva degli invitati alla cerimonia, i racconti di Luciano Griener, figlio di Zacharya e Heni Griener, nato all’epoca del salvataggio, e le memorie di famiglia di Marisa Giordano, figlia dei coniugi Giordano, Giusti fra le Nazioni. Ad arricchire ulteriormente la cerimonia, un resoconto del contesto storico dell’epoca dei fatti a cura del giornalista Walter Cesana.
Come ha sottolineato Raphael Singer, ministro degli Affari Economici e Scientifici dell’Ambasciata di Israele, nel corso del suo intervento: “La memoria, per Israele ed il popolo ebraico, è una questione essenziale, è l’elemento che ha consentito al popolo ebraico di preservare nei secoli la propria identità. Nel pieno del “male assoluto”, Mario Giordano e Agnese Laugero non sono rimasti indifferenti alla sofferenza ed al dolore umano ed hanno agito per salvare la vita di ebrei, per preservare il popolo eterno, per mantenere la speranza in un mondo migliore. Ci hanno aiutati a mantenere la fiducia nella bontà umana”.
“Il conferimento dell’onorificenza di “Giusti tra le Nazioni” alla memoria dei nostri conterranei Mario Giordano e Agnese Laugero rende onore a Vinadio e a tutta la nostra comunità, dimostrando ancora una volta il coraggio e la generosità dei cuneesi. Mario e Agnese non hanno esitato, pur sapendo di rischiare la propria vita, ad aiutare la famiglia Griener, una famiglia ebraica giunta a Vinadio in fuga dalla Francia, a sfuggire alle persecuzioni del regime nazista, salvandoli da un tragico destino. Un gesto di grande coraggio che, nella loro semplicità di pastori, seppero fare in umiltà e silenzio, con straordinaria solidarietà fraterna. Un gesto che conferma come i cuneesi, nei momenti più bui della Storia, sappiano schierarsi dalla parte giusta” ha dichiarato Patrizia Manassero, sindaca di Cuneo, presente durante il conferimento dell’onorificenza.