DRONERO - Sarà la stand-up comedy la prossima evoluzione di Luca Abbà, "influencer" della Granda?

Al festival letterario Ponte del Dialogo di Dronero, il digital creator fossanese si è esibito in un esilarante monologo sulla "Galassia Cuneo"

Monica Fissore 06/11/2024 17:04

Luca Abbà, uno dei personaggi cuneesi più seguiti del momento, è stato ospite della seconda serata del festival Ponte del Dialogo di Dronero, evento che quest’anno ha riunito scrittori, giornalisti e volti noti della scena nazionale. L'influencer, noto anche come "luc_sbrab", ha catturato l’attenzione del pubblico di ogni età, portando in scena la sua prima stand-up comedy.
 
Con oltre 32mila follower su Instagram e migliaia di visualizzazioni sui reel che ironizzano sugli stereotipi del cuneese, Abbà ha dimostrato ancora una volta come l’umorismo possa fungere da potente strumento di connessione tra le persone e il territorio: nell’intervista rilasciata ai nostri microfoni Luca ci conferma di sentirsi in tal senso un vero e proprio “ponte” tra realtà diverse (tema centrale del festival), anche se in una veste più leggera ed immediata rispetto ai libri.
 
Il monologo di Abbà, intitolato “La provincia di Cuneo nuda e cruda - Racconto la Granda così come la vedo”, ha dipinto con intelligenza e comicità l’anima cuneese e i luoghi simbolo della provincia. A partire dall’ironia sul cuneese “doc” - una figura combattuta tra la voglia di fare e la proverbiale “bugia nen” - l’influencer ha raccontato i paesi, le montagne e le valli della zona come se fossero corpi celesti: la Galassia Cuneo.
 
"Essere cuneese è una fatica immane - ha dichiarato Abbà -, siamo in uno stato di perenne tensione, tra il desiderio di fare e il sentirsi scomodi finendo per tirarci indietro". Anche Dronero, secondo Luca, rappresenta questa tensione, a metà tra una città di pianura progressista e un paese di montagna con l’anima ”bergera”.
 
La comicità di Abbà ha dimostrato la sua profondità anche grazie ai riferimenti letterari e filosofici. Parlando dell'Albatros di Baudelaire, simbolo della tensione tra grandezza e goffaggine, Abbà ha descritto con sarcasmo l’essenza cuneese: grande e fiero in certi contesti, impacciato e insicuro in altri. La satira di Abbà non ha risparmiato neppure la Langa, descritta come un “buco nero” capace di attrarre ogni turista senza lasciarlo andare, in perfetta analogia con il centro delle galassie descritte da Stephen Hawking. La metafora di Hans Blumenberg sul “naufragio con spettatore” ha rincarato la dose, con Abbà che, riferendosi ai langaroli, ha scherzato: “Loro ci guardano come fossimo naufraghi, sorridendo da lontano”.
 
A conclusione della memorabile serata, Abbà ha lanciato l'idea della "Via del Crin" - un tour che celebra ironicamente i luoghi simbolo della provincia di Cuneo, puntando su paesi come Vottignasco, Mellea e Centallo. La proposta potrebbe poi essere arricchita creando una linea di merchandising ispirata alla "Via del Crin", con profumi a tema che riflettano lo spirito autentico della vita contadina. Con questo progetto, Abbà non solo ironizza sui luoghi comuni legati alla provincia, ma offre anche una prospettiva fresca e genuina sul territorio, facendolo riscoprire in chiave umoristica a chi vi abita e a chi lo visita. La serata si è conclusa tra risate e applausi, confermando il talento di Abbà come voce ironica della provincia di Cuneo. La sua capacità di far divertire riflettendo su pregi e difetti locali lo sta spingendo sempre più verso nuovi orizzonti professionali. Dopo questa esperienza di stand-up comedy, potrebbe davvero aprirsi una nuova strada.

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