Quello dello scrittore è un mestiere complesso e arduo, ma che spesso lascia spazio ad enormi soddisfazioni. Ne è consapevole Sebastiano Ramello, autore
del libro “La Maschera”.
Ti ritieni soddisfatto dei risultati raggiunti finora?
“La Maschera, come molti ormai sanno, è un thriller/giallo ispirato a fatti di attualità internazionali ma nello stesso tempo contiene molto delle mie esperien-
ze come viaggiatore. Tutti i Paesi e i luoghi descritti nel romanzo ho potuto visitarli e spesso viverli in prima persona. Molti fatti descritti sono stati sia fonte di ricerca che scambi di esperienze e conoscenze con i molti amici giramondo che ho sparsi sul nostro bel Pianeta. Per essere il mio primo romanzo (328 pagine) sono molto soddisfatto. Un mese e mezzo fa è andato in ristampa, quindi presumo che la Casa Editrice (ECHOS Edizioni) abbia fatto un buon lavoro. Sono anche
felice di saperlo presente in diverse librerie e club di letteratura italiani. Ho avuto anche piacevoli critiche dai lettori. Spesso chi ha letto il mio libro mi
contatta, chi solo per complimentarsi, mentre altri, più attenti, per commentare alcuni capitoli insieme. È un libro che, secondo me, può dare molto al let-
tore, sia dal punto di vista dell’informazione di attualità ma anche per portarlo attraverso Paesi esotici da me visitati in avventure che ho potuto descrivere nei
minimi particolari, perché le ho vissute spesso in modo molto simile ai protagonisti del mio libro”.
Pensi che l’esperienza della scrittura ti abbia cambiato?
“No, non penso che questa esperienza mi abbia cambiato, ma di certo mi ha fatto scoprire un mondo nuovo, quello dell’editoria. Una volta scritto, un libro, prima
di diventare tale, è un manoscritto che va inviato alle case editrici. Ho scoperto che in Italia sono due quelle che detengono il potere sul mercato, poi ce ne sono
altre centinaia di media e piccola grandezza, per lo più a pagamento. Significa che, se paghi o acquisti copie del tuo libro, ti pubblicano: queste le ho scartate da subito a priori, anche perché credo nella meritocrazia. Poi esi- stono case editrici indipendenti, non a pagamento, che investono nel libro e nell’autore. Sono stato contattato da 5 di queste, alcune dal centro-sud Italia, e alla fine ho scelto ECHOS Edizioni, penso anche per comodità. Con loro mi sto trovando bene, sono una sorta di famiglia letteraria. Il dover pagare per far arte porta in decadenza l’arte stessa.”
Hai in mente altre pubblicazioni?
“Si, ho già in mano un nuovo manoscritto che presto sarà un nuovo libro. Totalmente diverso da ‘La Maschera’, è una narrativa di viaggio, racconta la storia di una
mia esperienza in barca a vela nell’Oceano Atlantico, attraverso le Isole Canarie, insieme a una vecchia e cara amica di avventure passate, ex giornalista freelance ANSA, che da alcuni anni vive in solitaria in barca a vela. Non sarà solo un racconto di viaggio ma porterà il lettore anche ad assaporare, attraverso miei ricordi e pensieri, altri percorsi nell’Himalaya e nei deserti. Un libro che vorrà anche sensibilizzare il lettore sull’inquinamento globale, incoraggiandolo al riciclag-
gio e al non consumismo”.
Qual è la parte del libro che senti più vicina a te?
“In realtà sento vicini a me ogni riga, frase e capitolo. La maggior parte dei personaggi mi rappresentano in parte, riguardo ad altri, in particolare quelli di origi-
ne cinese, mi sono ispirato a conoscenti che spesso ricoprono incarichi simili ai miei personaggi. Lungo la narrativa compare anche un personaggio secondario
di nome Sebastiano, che, come ben si può capire, sono io che ho voluto essere parte del mio racconto”.
Sebastiano Ramello è stato, inoltre, presente al Salone del Libro di Torino ed ha ricevuto la visita del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Il
governatore ha anche acquistato una copia del libro ‘La Maschera’.