CUNEO - Sono 5.433 i vaccinati contro il Covid comunicati oggi in Piemonte

Il totale diventa 125.729, per il 92,8% delle dosi disponibili. Consegnata in queste ore la quota restante della quarta fornitura

Redazione 20/01/2021 19:12

 
Sono 5.433 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.30).
 
Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 125.729 dosi, delle quali 1.578 come seconda, corrispondenti al 92,82% delle 135.460 finora disponibili per il Piemonte. In queste ore intanto sono state consegnate da Pfizer agli hub piemontesi altre 32.760 dosi, ovvero la quota restante della quarta fornitura assegnata alla nostra regione, per un totale questa settimana di 44.460 dosi (5.850 in meno rispetto alla fornitura prevista originariamente). Il totale delle dosi consegnate al Piemonte diventa quindi oggi 168.220.
 
"Questa settimana la vaccinazione in Piemonte proseguirà da regolare programma, perché abbiamo compensato le dosi in meno ricevute con un meccanismo di ridistribuzione tra aziende sanitarie - spiegano dall’Unità di crisi della Regione Piemonte -. Qualche istante fa Pfizer ci ha comunicato, intanto, che la prossima settimana ci verranno consegnate solo 32.760 dosi, rispetto alle circa 50 mila previste. Abbiamo quindi già convocato per domani un incontro con ogni Azienda sanitaria per aggiornare la pianificazione della campagna vaccinale della Fase 1, proseguendo nelle nuove vaccinazioni secondo i programmi previsti, con l’indicazione di dare assoluta priorità alle seconde somministrazioni. Le future altre possibili oscillazioni delle consegne, da parte della Pfizer, saranno compensate da un lato attingendo alle riserve costituite dal sistema sanitario piemontese, dall'altro con delle eventuali ridistribuzioni interaziendali. Ciò per consentire, compatibilmente con i ritardi nelle consegne che stiamo subendo, di concludere entro il 21 febbraio la Fase 1, con la completa somministrazione al personale del servizio sanitario regionale, accanto ad ospiti e operatori delle Rsa".

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