Tre esemplari in valle Stura e altri due in valle Maira è il bilancio della Giornata internazionale di osservazione del gipeto che si è svolta sabato 3 ottobre in provincia di Cuneo. Nel Torinese, nelle valli di Lanzo, invece, gli operatori hanno avvistato sicuramente tre gipeti. Un quarto non è stato conteggiato perché non vi era la certezza che non fosse tra quelli già rilevati.
Nelle province di Cuneo e di Torino, sono 63 le persone che hanno preso parte al censimento, tra guardiaparco degli Enti di gestione, volontari, membri di Lipu e associazione Le Gru e Carabinieri forestali. Le operazioni di conteggio del gipeto si sono svolte da 43 postazioni coordinate dal Centro di referenza Avvoltoi e rapaci alpini in capo alle Aree Protette Alpi Marittime. La Giornata internazionale di osservazione del gipeto, che è un’occasione anche per raccogliere dati su altre specie di avvoltoi (segnalati tra cuneese e torinese 167 grifoni), si svolge regolarmente dal 2006 per monitorare le popolazioni sulle Alpi. L’iniziativa è stata avviata da IBM | International Bearded Vulture Monitoring Network con la collaborazione della VCF | Vulture Conservation Foundation. Quest’anno alla Giornata hanno partecipato ben sette paesi: Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Spagna e Svizzera.
Il gipeto è una specie che si è estinta sull’arco alpino a inizio ‘900 a causa di ingiustificate persecuzioni. La sua presenza stabile su buona parte dei settori alpini, seppur ancora vulnerabile, è il risultato di operazioni di reintroduzione a partire da esemplari ospiti di zoo europei. Un’operazione faunistica di notevole successo e che ha rimarginato una grave ferita inferta dall’uomo all’ecosistema alpino.
Si invitano i frequentatori della montagna di inviare eventuali osservazioni di gipeto o altri avvoltoi al Parco. Le segnalazioni contribuiranno al monitoraggio delle popolazioni presenti e alla loro evoluzione.