“Ci sentiamo profondamente delusi, incazzati e anche presi in giro. Alcuni programmi della televisione italiana sembrano voler generare e alimentare odio verso ciò che non si conosce abbastanza”. Sono solo alcune delle parole pronunciate da Stefano Belmondo e Veronica Lenzi dopo la puntata de "Le Iene" dello scorso 7 febbraio. Loro sono due giovani cuneesi che da oltre re anni vivono in un Van, con cui girano l’Italia e l’Europa. Fotografi e videomaker, riescono a sostenersi economicamente grazie all’utilizzo marketing e sui social dei contenuti che creano durante i loro viaggi. Di loro Cuneodice.it aveva parlato lo scorso luglio, con una lunga intervista in cui i due cuneesi avevano raccontato la loro incredibile esperienza. 

 

Della loro storia, così come di quella di altri giovani che hanno fatto scelte simili, si è interessata anche la trasmissione di Italia 1 “Le Iene”, attraverso un servizio realizzato da Nic Bello e andato in onda nella puntata dello scorso 7 febbraio, in cui viene approfondito il fenomeno del nomadismo digitale, sempre più diffuso. Oltre a quella di Stefano e Veronica, vengono raccontate le storie di altri ragazzi che come loro hanno deciso di vivere in camper, barche o piccole abitazioni con la possibilità di spostarsi e lavorare ovunque, sfruttando internet e le nuove tecnologie. Fin qui tutto bene. Quello che ha fatto infuriare i due cuneesi è quanto accaduto al rientro in studio dopo il servizio, quando ha preso la parola Eleazaro Rossi, per un monologo nel quale si è scagliato contro i ragazzi che fanno queste scelte, definiti “i figli privilegiati di una società da cui hanno preso tutto”. “Io questi che vivono in barca e sui camper non li sopporto”, spiega all’inizio del suo intervento il comico, che poi aggiunge: “Non puoi essere innamorato di una persona con cui condividi un water girevole in un cesso di 70 cm quadri. Prova a scappare da un marito che ti alza le mani dentro un camper”. Infine, Rossi pone due domande: “Quanti notai ci sono in quella famiglia? E chi sta pagando il loro stile di vita?”.

 

Un monologo volutamente satirico e irriverente, come nello stile del comico, che però non è proprio andato giù ai due cuneesi. “Ecco cosa succede nel 2023 quando accetti di condividere la tua esperienza di vita e lavoro in Van con la tv italiana”, è la reazione di Veronica, espressa attraverso un video postato sulla loro pagina Instagram keepenchanted. “In prima serata su Italia 1, si è sminuito totalmente quello che di bello il servizio voleva trasmettere”, aggiunge Stefano. Sono tanti i commenti al post, circa 1190: la maggior parte di supporto a Stefano e Veronica, in altri viene invece sottolineata la natura assolutamente satirica del monologo, che quindi non andrebbe preso eccessivamente sul serio.