ARGENTERA - Studentessa di Scienze Religiose trasforma in tesi la devozione a Santa Maria Maddalena in valle Stura

Sabato 3 agosto Gloria Tosoni presenterà il suo lavoro a Bersezio. Monica Ciaburro, sindaco di Argentera: “Una ricerca unica, che darà slancio al nostro patrimonio artistico religioso”

foto Anna Mango

23/07/2024 08:45

Sabato 3 agosto si rinnova la tradizione della “Speciale devozione a Santa Maria Maddalena” in Valle Stura di Demonte. L’appuntamento è per le ore 15 presso la chiesa parrocchiale a Prinardo, nel comune di Argentera. Sarà l’occasione per presentare la tesi realizzata da Gloria Tosoni, presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Fossano, dal significativo ed evocativo titolo: “La speciale devozione a Santa Maria Maddalena in Valle Stura”. Sarà presente l’autrice, che nella sua esposizione verrà introdotta dall’onorevole Monica Ciaburro, sindaco di Argentera. “Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza l’aiuto, la generosità, la competenza e la passione di tante persone che voglio sentitamente ringraziare per la preziosa collaborazione”, ha scritto in apertura della sua opera Gloria Tosoni.
 
Come si può leggere nell’introduzione della tesi “Santa Maria Maddalena rappresenta una delle immagini sacre più amate della storia dell’arte. Per la vita che ha condotto è considerata protettrice dei poveri, dei carcerati, delle prostitute, dei giardinieri, dei parrucchieri, dei profumieri. Maria Maddalena ha suscitato da sempre un forte sentimento popolare di devozione proprio perché i racconti sul suo conto sono privi di censura e la rappresentano in tutta la sua umanità e ciò consente di vederla come una donna peccatrice appassionata, redenta, amata e fedele, sfumature presenti in ogni donna e per questo la si percepisce con particolare prossimità.
 
“Nel corso dei secoli - scrive ancora Gloria Tosoni nella sua tesi - gli artisti hanno dato vita a notevoli capolavori, segno della devozione a questa santa. I primi brevi capitoli di questo lavoro sono volti proprio a chiarire l’equivoco iconografico: analizzando i testi canonici del Nuovo Testamento emergono alcune informazioni riguardo Maria di Magdala, informazioni a cui diversi artisti hanno attinto per le loro opere raffiguranti la Santa. Tutte le altre rappresentazioni si potrebbero definire apocrife, in quanto frutto di altri racconti non rintracciabili nel canone. Si tratta di racconti leggendari, tradizioni popolari, deduzione individuali, il tutto confluito poi nella famosa Legenda Aurea. La scelta del tema centrale a cui è dedicato il terzo ed ultimo capitolo della mia tesi, parte quando, qualche anno fa mi recai per la prima volta in Valle Stura, precisamente al colle della Maddalena domandandomi a cosa si dovesse la particolarità di questo toponimo. Dal tentativo di soddisfare tale curiosità, ecco nascere questa appassionante ricerca sulle tracce di Santa Maria Maddalena. In Valle Stura, a partire proprio dal Colle delle Maddalena e fino all’abitato di Borgo San Dalmazzo, non solo si possono trovare i dipinti raffiguranti la Santa nelle chiese principali, ma si può rintracciare una vastissima iconografia magdalenica su piloni votivi, affreschi su case private, cappelle ed altari dedicati. Questa ricchezza di rappresentazioni concentrate in modo così particolare lungo questa valle che collega l’Italia e la Francia attraverso l’antico valico suggerisce una forte e radicata devozione verso Santa Maria Maddalena, che questa ricerca tenta di indagare”.
 
“Ringrazio Gloria Tosoni per aver dedicato tempo ed impegno per realizzare una tesi unica nel suo genere e che coinvolge il nostro territorio, le nostre tradizioni ed il nostro “sentire più intimo” - dice l’onorevole Ciaburro, sindaco di Argentera -. Il suo importante lavoro rappresenta anche una sorta di mappatura dei tanti beni artistici legati al culto religioso che rappresentano un tesoro prezioso per noi e che, proprio partendo da questa importante tesi di Gloria, potranno ora essere riscoperti e valorizzati”
 
Intanto proprio ieri - lunedì 22 luglio - è stata celebrata la messa presso la chiesa parrocchiale di Bersezio e poi, come da tradizione, ognuno ha portato qualcosa da condivi con gli altri, per un momento di preghiera e socialità.

c.s.

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