TEDxCuneo annuncia i primi sette speaker dell’edizione 2024 in programma il prossimo sabato 4 maggio per il quale è stato confermato il patrocinio del Comune di Cuneo.
A ispirare con la loro esperienza di Metamorfosi dal palco del Complesso monumentale di San Francesco a Cuneo saranno Valentina Garonzi, Andrea Casta, Chiara Pennetta, i Rusty Brass, Cosima Buccoliero, Michele Mezza e Francesca Picci.
Tutti i talk di TEDxCuneo potranno essere seguiti in presenza al Complesso di San Francesco o in diretta streaming. I biglietti per assistere all’evento saranno disponibili dal 3 aprile 2024
qui.
Conosciamo meglio i primi sette speaker
Valentina Garonzi
Curiosa e poliedrica
Valentina Garonzi è co-founder e CEO di Diamante Società Benefit Srl, impresa di Biotecnologie impegnata nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni terapeutiche per malattie autoimmuni. Per Valentina Garonzi “il concetto di metamorfosi permea profondamente il mio progetto e la mia vita quotidiana. Lo vivo come un processo continuo di trasformazione e crescita, sia a livello personale che professionale - spiega - e rappresenta l’idea che attraverso il cambiamento e l’adattamento possiamo raggiungere nuovi livelli di realizzazione e successo. Ci spinge a superare i nostri limiti e ad abbracciare il potenziale infinito che risiede in noi”. Responsabile della gestione strategico-operativa ed economico-finanziaria della società, Valentina Garonzi, laurea in Economia e Legislazione d’impresa e master in Management, Previsione Sociale e Geopolitica, ha saputo coniugare le conoscenze e le competenze tecnico-scientifiche con le abilità imprenditoriali, ponendo le basi per lo sviluppo di questa florida e innovativa realtà aziendale. A curriculum ci sono anche esperienze di mentorship per startup, formazione di Social Foresight, Business analysis e Consulenza d’impresa. Importante il suo impegno nel volontariato, ha presieduto Innoval ed è stata membro del direttivo dell’Associazione Futuristi Italiani.
Andrea Casta
Passione, talento e un vibrante violino elettrico
Andrea Casta, il “violinista dall’archetto lucente”, ha illuminato i palchi di 32 nazioni con il tour The Space Violin - Visual Concert, un’esperienza unica nel suo genere. Oltre 200 concerti, molti sold-out, 2 milioni di spettatori. La sua community social supera i 400k di followers. Best Performer ai Dance Music Awards nel 2018 e nel 2022, il violinista ha aperto il Gran Premio d’Italia di F1 a Monza, si è esibito al Circo Massimo per l’opening act di Vasco Rossi, ai Mondiali di Sci Cortina 2021, all’Expo Dubai 2020. Musicista, produttore musicale e creativo, Andrea Casta dice “la trasformazione in altro da sé è un processo creativo con il quale molti artisti si cimentano. Oggi l’uomo affronta la sfida di tenere il passo con un ritmo di evoluzione percepito difficile da affrontare. Nel mio talk parlerò di come aiutarsi con musica e arte”. Uno scambio energetico che avviene anche tra persone.
Chiara Pennetta
Trasformarsi condividendo
Nel suo talk Chiara Pennetta, di Savigliano, classe 1993, ci racconta la sua storia: sorda dall’infanzia, fino al 2019 ha indossato una protesi acustica, poi si è sottoposta a un intervento per l’installazione di un impianto cocleare che le ha permesso di recuperare parte dell’udito. Un cambiamento significativo che da un lato l’ha resa “più udente”, ma dall’altro l’ha spinta a interrogarsi sul suo essere “persona sorda”, sul suo modo di percepire il mondo e di come poterlo comunicare. Nasce così il progetto @the.undeaf, la sua pagina social dove parla della sua esperienza cercando di abbattere pregiudizi sulla sordità e sulla disabilità e per favorire l’inclusività. “Per me metamorfosi è conoscenza e consapevolezza. L’arricchimento del nostro pensiero - dice - è l’arricchimento dei nostri orizzonti. Abbracciando ciò che siamo e accogliendo il nuovo possiamo trasformarci nelle persone che siamo destinate a essere. L’opportunità di poter raccontare la mia esperienza e i valori che mi stanno a cuore come l’inclusione e l’accessibilità sarà un’esperienza incredibile ed emozionante”. Laureata in Lettere Classiche all’Università di Pavia, Master in Didattica dell’Italiano come lingua straniera presso l’Università per Stranieri di Siena, oggi lavora in una scuola superiore come insegnante di sostegno, parla la Lingua dei Segni Italiana (LIS) ed è formatrice in tema di disabilità, accessibilità e inclusione.
Rusty Brass
Sonorità travolgente, repertorio interamente originale con il costante coinvolgimento del pubblico che diventa parte dell’esibizione
Rusty Brass è una band di ottoni che di metamorfosi ne sa qualcosa. “Perché ci sia cambiamento, deve esserci contaminazione, l’incontro con l’altro”, spiegano i membri del gruppo. Nato nel 2017 da uno sfortunato tentativo di riconquista amorosa, questo progetto musicale è partito come band da palco, integrando poi con delle performance itineranti fino ad elaborare un vero e proprio spettacolo di teatro urbano, contraddistinguendosi per la propria poliedricità in molti aspetti. Musicalmente, lasciandosi invadere dal rock, funky, reggae, passando per il balkan, l’hip hop e molto altro. Linguisticamente, spaziando dall’italiano, all’inglese, al latino passando per il proprio dialetto, il bresciano. Emozionalmente, oscillando dallo scanzonato al malinconico, dal grintoso allo sconfortato, dal rabbioso al gioioso. Non è casuale il titolo del primo disco, Incisioni Barbariche uscito l’anno scorso, un autentico successo sui social e sulle piattaforme di streaming: “Viviamo in un mondo che cambia velocemente e che è sempre più variegato e anche il nostro stile nasce dalla contaminazione di tanti generi musicali fino a farli diventare quasi indistinguibili”. Rusty Brass vanta oltre 200 concerti in Italia e in Europa. Nel 2022, il Primo Maggio a Taranto con Roy Paci. L’anno successivo, il Time in Jazz di Paolo Fresu, Festa di Radio Onda d’Urto, l’Imaginarius Festival in Portogallo e lo StradicFest in Serbia.
Cosima Buccoliero
Rialzarsi, reinventarsi, reinserirsi: quando il carcere si trasforma in opportunità di cambiamento
Dalla teoria alla pratica, il passaggio non è sempre lineare. Anzi, quasi mai. Lo sa bene Cosima Buccoliero, dirigente penitenziaria, da tempo impegnata a rendere il carcere aperto all’esterno e alle nuove opportunità, affinché quel microcosmo brulicante di vita possa ritornare ad essere al centro della mappa delle città e delle scelte comunitarie: “La metamorfosi è un’evoluzione in senso positivo, qualcosa che mi porta a crescere in base alle esperienze che faccio e soprattutto agli incontri. Cerco di valorizzare le piccole note positive, i piccoli passi in avanti che le persone fanno e che servono loro per rimettersi in piedi dopo il trauma dell’ingresso in carcere. Il cambiamento lo noto nelle persone detenute, negli operatori, nelle persone fuori che si approcciano a questa realtà, perché il carcere offre spunti interessanti nel percorso di consapevolezza”. Direttrice della Casa Circondariale di Monza, Cosima Buccoliero insegna anche presso la Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria di Parma. Dal 1997, ha diretto gli istituti penitenziari di Cagliari, Sondrio, Bergamo, Torino e Milano, dove ha presieduto anche l’Istituto Penale per Minorenni Cesare Beccaria e contribuito a trasformare la II casa di reclusione di Milano Bollate in un modello di carcere “virtuoso”, dove la reclusione non è punizione fine a se stessa, ma un percorso di reinserimento sociale. Per il suo approccio “umano” alla detenzione nel 2020 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano. Da 25 anni, è anche impegnata in un’intensa attività di promozione della cultura della legalità con incontri nelle scuole superiori e seminari all’Università Bicocca di Milano. Nel 2022, ha pubblicato “Senza sbarre. Storia di un carcere aperto”, scritto a quattro mani con Serena Uccello.
Michele Mezza
Metamorfosi e Mediamorfosi
Quarant’anni in Rai, giornalista, ideatore e curatore del progetto Rainews24, il primo canale all’news italiano, docente di Epidemiologia sociale dei dati e degli algoritmi presso l’Università Federico II di Napoli, Michele Mezza definisce la sua metamorfosi “mediamorfosi che vivo tutti i giorni sia come giornalista che come docente. Anzi, più questa è intensa più trovo una realizzazione. Seguo il processo della mediamorfosi, perché in esso trovo il processo delle mie attività”. Inviato del Giornale radio in Urss e in Cina, nel 1992, Michele Mezza ha ricevuto il premio Calabria per il Giornalismo. Curatore di un blog per l’Huffington Post, collabora con numerose testate giornalistiche e centri di ricerca sui temi dell’automazione della produzione e delle attività professionali. Saggista, le sue ultime pubblicazioni sono: “Il contagio dell’algoritmo” (2020), “Caccia al virus” (2021), scritto con Andrea Crisanti e “Net-war. Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra” (2023). Arriva sul palco di TEDxCuneo con “la sensazione di essere supportato e controllato da una macchina che ha un suo rigore. Mi sento dentro un meccanismo più grande di me in cui sto muovendo i primi passi”.
Francesca Picci
Trasformare le cose per dare loro un nuovo significato
È la missione di Francesca Picci, Digital Marketing Specialist di Ocean Reef Group, società creatrice di Nemo’s Garden, il primo sistema al mondo di coltivazione subacquea di piante terrestri situata a Noli, nel Savonese (SV). “L’unico modo che abbiamo per evolverci e migliorarci è spingerci oltre il perimetro di ciò che conosciamo di noi e del mondo. TED - aggiunge - è uno spazio d’ascolto dove le persone hanno la possibilità di divulgare il proprio punto di vista al resto del mondo, creando una piattaforma motivazionale da cui tutti possono attingere”. Dopo la Laurea in Architettura al Politecnico di Genova, Picci approfondisce le sue competenze nell’ambito del Design e della Comunicazione, conseguendo un master in Brand Management and Communication allo IED di Milano. Infine, acquisisce il brevetto da sub che le permette di scoprire la straordinaria bellezza e ricchezza della profondità del mare. Si è occupata di Aroma of the Sea la prima linea food di Nemo’s Garden, prima brand extension del progetto.