Venerdì 10 maggio si è chiusa con la cerimonia di premiazione la 14° edizione dell'EcoFestiValPesio, una rassegna cinematografica dedicata alle pellicole che mettono al centro il tema della conservazione della biodiversità, la giustizia sociale e ambientale.
L'edizione 2024 ha visto in lizza 403 opere arrivate da 61 nazioni diverse e da tutti i continenti: proprio l'alta qualità delle opere ha reso particolarmente arduo il lavoro della giuria, che quest'anno ha coinvolto anche due dipendenti delle Aree Protette Alpi Marittime. Il premio speciale alla memoria di Andreino Ponzo per il miglior corto con tematiche ambientali è stato conferito al poetico “The Return of the Flamingos” di Mohammad J e Seyyed H (IRAN), mentre il premio speciale alla memoria di Gianfranco Baudena per il miglior film medio-lungometraggio con tematiche etiche-sociali e ambientali è andato a “Il tesoro del sud” di Alessandro Marinelli (ITALIA), che sarà proiettato questa estate a Chiusa Pesio. Il premio speciale “Fritillaria-Salviamo la Biodiversità” per il miglior corto sulla biodiversità se lo è aggiudicato “La foret des Abeilles” di Erwan Le Gal (FRANCIA).
Il miglior corto di animazione è andato al colorato e struggente “Pina” di Jeremy Depuydt (BELGIO-FRANCIA), mentre il miglior corto documentario è stato conferito a “Mision en Battambang” di David Tejera e Iosu Andia (CAMBOGIA-SPAGNA), dove si racconta del tentativo di un missionario coraggioso di ridare dignità e futuro ai bambini figli di decenni di guerra civile, orfani o mutilati dalle mine.
Una menzione speciale per il miglior corto sull’arte è andata all'affascinante corto “La Magia de las Pompas” di Gerardo Garrido Diez (SPAGNA), dedicato alle bolle di sapone. Il miglior corto di finzione è risultato “Rutina” di Roberto Lopez Carneiro (SPAGNA), una scanzonata e divertente dichiarazione d'amicizia rivolta agli sconosciuti con cui condividiamo psostamenti e spazi pubblici nella vita quotidiana. Meritatissima menzione speciale come miglior corto etico-sociale a “Stratosphere” di Mahmood Pouyandeh (IRAN), che racconta una storia di discriminazione e coraggio, di affetto tra fratelli e di voglia di inseguire i propri sogni forzando le maglie di una società ingiusta. Una menzione speciale per il miglior cortissimo di finzione è andato a “Forme” di Federico Pari (ITALIA).
“La scuola che vorrei” di Tino Dell’Erba con l’Istituto Don Milani di Rivalta (TO) è risultato il miglior corto realizzato dalle scuole, mentre il miglior corto realizzato dalle scuole decretato dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Chiusa di Pesio e Peveragno è stato “Il bambino del tram” di Fabio Leone con i ragazzi dell’Istituto comprensivo Statale “F.P. Neglia- N.Navarese” di Enna. Una menzione speciale l'hanno inoltre meritata i corti: “Pestis Mulieribis-Stories of Female Resilience” di Vittorio Caratozzolo, Luca Nicolini con le classi della Scuola “Giacomo Bresadola” di Trento e “Raccolta differenziata” di Raffaella Traniello e i ragazzi dell’Istitito comprensivo di Ponte San Nicolò (PD).
Durante la serata sono stati proiettati alcuni dei film vincitori e sono stati consegnati i premi ai registi che sono potuti intervenire di persona. Le belle targhe d'arte sono state realizzate a mano dalla ceramista Aurora Vena.
L'appuntamento con la quindicesima edizione dell'EcoFestiValPesio è per il 2025, confidando in una analoga adesione dei cineasti e in una ancora maggiore partecipazione da parte del pubblico alle proiezioni.