CUNEO - Un grande show per la presentazione del Piano pluriennale 25-28 della CRC: 120 milioni per il territorio

Stamattina al palazzetto di San Rocco Castagnaretta l'evento organizzato dalla Fondazione. Gola: "Imprimiamo un cambio di marcia alla nostra azione"

Mauro Gola

Andrea Dalmasso 31/01/2025 14:21

Un totale di 120 milioni di euro per i prossimi quattro anni. È la somma messa a disposizione dalla Fondazione CRC con il suo nuovo Piano pluriennale 2025-2028, intitolato “Una nuova direzione”, presentato stamattina, venerdì 31 gennaio, con un grande evento al palazzetto dello sport di San Rocco Castagnaretta. 
Un vero e proprio show, quello di stamattina, per la quale la CRC si è avvalsa della collaborazione di Gabriele Vacis e Roberto Tarasco, già curatori tra gli altri della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Torino e di Matera Capitale Europa della Cultura. A fare da “conduttori” anche i ragazzi dell’impresa sociale PoEM (Potenziali Evocati Multimediali).
 
Sul palco si sono succeduti Mario Rasetti, professore emerito di Fisica Teorica al Politecnico di Torino, il cantante cuneese Matteo Romano, Matteo Marini con il suo progetto “Fluffy Revolution”. E poi ancora Sami Ben Hamza, Francesco Nappi e Giulia Filippone con il progetto “Sami Around the World”, Manlio Milani, sopravvissuto alla strage di piazza della Loggia (in cui perse la moglie), e la cantante e attrice somala Saba Anglana. A chiudere l’intervento di Giorgia Villa e Angela Andreoli, “fate” della ginnastica artistica italiana, seguite dalle esibizioni di “Team Gym”, di alcuni cori della provincia di Cuneo e del Gruppo Sbandieratori di Fossano. 
 
Il piano pluriennale
A chiudere la mattinata l’intervento del presidente della Fondazione CRC Mauro Gola, che ha illustrato nel dettaglio i princìpi che guidano il nuovo piano, con cui verranno messi a disposizione del territorio 30 milioni all’anno per quattro anni. Bellezza, Creatività, Cura, Futuro e Partecipazione le cinque “strade” attorno alle quali si svilupperà l'azione della Fondazione.
 
Il piano “Una nuova direzione” si sviluppa in diversi capitoli. Il primo dettaglia la visione della Fondazione per i prossimi quattro anni, basandosi anche sull’individuazione di alcuni “macrotrend” (squilibri demografici, disuguaglianze, cambiamento climatico, urbanizzazione, innovazione tecnologica) attivi a livello globale, ma che hanno impatto diretto anche sul territorio provinciale. Nel secondo capitolo la CRC esplicita la sua “mission”: rafforzarsi come partner strategico della comunità locale per iniziative che promuovano il progresso sostenibile e mettano al centro il bene comune. Il terzo capitolo individua i valori fondamentali, anche in questo caso cinque, che si intrecceranno alle “direzioni” citate precedentemente: Responsabilità ed Etica, Sostenibilità, Equità e Inclusione, Trasparenza e Imparzialità e infine Competenza.
 
Il bando Stars
La prima iniziativa lanciata con il nuovo piano è il bando “Stars”: un budget complessivo di 5 milioni di euro per sostenere la realizzazione di dieci progetti strategici del territorio, i quali dovranno valorizzare i cinque ambiti strategici della nuova programmazione. Le idee sintetiche di progetto - ad ogni iniziativa selezionata saranno assegnati 500 mila euro - andranno presentate entro il prossimo 31 marzo. Entro il 30 ottobre alcune tra le idee selezionate saranno sviluppate nel dettaglio. La valutazione definitiva è prevista per l’autunno, poi la selezione dei progetti vincitori (materiali o immateriali), con lavori da concludersi entro dicembre 2027.
 
Le parole del presidente Gola
Con questo piano la CRC vuole imprimere un significativo cambio di passo. - ha detto il presidente Mauro Gola - In un momento storico in cui la nostra comunità provinciale si trova a dover fronteggiare trend globali che incidono su presente e futuro, la Fondazione vuole essere attore strategico per lo sviluppo del territorio. Con il bando Stars selezioneremo progetti in grado di far crescere davvero il territorio e proiettarlo verso il futuro”.
 
Non solo erogazioni “a pioggia”, insomma, ma stanziamenti consistenti e mirati su progetti di più ampio respiro: “Progetti più ampi hanno ricadute più ampie. Non possiamo però dimenticarci morfologia del territorio e i tanti piccoli Comuni, che hanno necessità di essere aiutati. Ci saranno in quest’ottica bandi dedicati”, ha detto il presidente. “Le risorse che ha la fondazione sono importanti, ma mai sufficienti a soddisfare tutte le richieste. - ha proseguito Gola - Molti ci chiedono di accompagnarli nei loro sogni: saper discernere diventa un elemento fondamentale. Se le risorse non sono sufficienti, lo diventano ancor meno se si chiede alla fondazione di sostituirsi alla parte pubblica. L'attenzione va agli ambiti che abbiamo voluto rendere rilevanti”.
 
Tra questi, l’attenzione ai giovani, al loro mondo e al loro futuro: “Se i giovani oggi sono ogni tanto un pochettino arrabbiati, o quantomeno agitati, forse un po’ di ragione ce l'hanno. Le generazioni precedenti un po’ di futuro glielo hanno mangiato”, ha detto Gola.
 
QUI maggiori informazioni sul Piano pluriennale.
 
 

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